Moto GP

Max Biaggi svela il suo “erede”: “Mi rivedo in lui”

Max Biaggi entra nella ‘Hall of Fame’ con una cerimonia tenutasi al Mugello: il sei volte iridato nomina il suo erede.

Nel venerdì del Mugello Max Biaggi è stato nominato ‘MotoGP Legend‘ ed entra nella ‘Hall of Fame’ come promesso due anni fa. Poi la pandemia di Covid 19 ha rinviato la cerimonia fino alla giornata del 27 maggio, quando fa il suo ingresso nell’olimpo dei più grandi eroi del motociclismo mondiale. Quattro titoli iridati nella classe 250, due titoli nel Mondiale SBK, tre volte vice campione della classe regina.

Max Biaggi (foto LaPresse)

Numeri da capogiro per il sei volte iridato che ha festeggiato l’onorificenza insieme ai suoi due figli e agli amici del passato e di oggi, tra cui il pentacampione Jorge Lorenzo, che a Jerez ha ricevuto lo stesso onore. “Adesso ai miei figli potrò dire “vedete, papà adesso è uno dei piloti più grandi di questo sport”. È bello che qui ci fossero Ines e Leon, condividere queste emozioni“. Suo figlio Leon non sembra intenzionato a seguire le orme del padre: “Ha solo 11 anni e non l’ho messo sulla strada delle corse, gioca a tennis“.

Biaggi si rivede in Bastianini

Enea Bastianini (foto Ansa)

Max Biaggi ha scritto pagine importanti e leggendarie di storia del motociclismo, italiano e internazionale. Una carriera versatile e che ha ricoperto varie fasi storiche, dalla due tempi a quella più evoluta delle quattro tempi dotate di elettronica e delle prime appendici aerodinamiche. Il suo cuore batte però per i due tempi: “Coi quattro è diventato leggermente più semplice ma sono subentrate altre difficoltà: è più difficile stare in scia, le gomme anteriori si surriscaldano“, ha detto a ‘La Gazzetta dello Sport’.

Nella MotoGP di oggi le distanze sono molto ravvicinate, con piloti racchiusi in pochi decimi. Ma secondo Giacomo Agostini il pubblico chiede grandi campioni… “E certo. Perché lui è stato uno di quelli. Agostini ha ragione, ma forse non secondo chi gestisce questo campionato. Hanno fatto comunque un ottimo lavoro, ai fan piacciono le gare combattute“.

Il Corsaro deve molto all’Aprilia, con cui ha vinto sia nella middle classe che in SBK. E oggi si ritrova tra le grandi protagoniste della Top Class: “In molti non se l’aspettavano. Abbiamo sempre minimizzato il valore di Aleix Espargarò, ma lui è uno duro a morire, non getta la spugna e, trovandosi meno al limite, commette meno errori“. Ma chi vede più vicino al suo stile? “Bastianini… come stile e intensità mi rivedo in lui“. Anche se caratterialmente diversi: “Lui è uno easy, peace and love, ma le cose cambiano“.

Luigi Ciamburro

Giornalista con la passione dei motori dal 2008. Classe 1980, laureato in Lettere moderne con indirizzo pubblicista.

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