MotoGP, il dato è davvero considerevole: un pilota italiano primeggia

Tempo di bilanci di metà stagione per la classe MotoGP, ferma per la pausa estiva prima del ritorno in pista agli inizi di agosto.

Le cadute fanno parte della MotoGP, a volte diventano indispensabili per capire il limite della moto o sono semplicemente frutto di un problema tecnico o errori personali. Nelle prime 11 gare della stagione 2020 si sono contati un totale di 186 incidenti, alcuni dei quali hanno causato anche infortuni o danni alle moto.

Joan Mir
Joan Mir (foto Ansa)

A detenere il primato di cadute è il rookie italiano Marco Bezzecchi del team Mooney VR46 che ha totalizzato 15 cadute con la sua Ducati GP21. Un numero che non ha troppo influito sulle sue prestazioni in gara, ottenendo il suo primo podio in classe regina ad Assen oltre ad un buon 5° posto al Mugello. Di contro il suo compagno di box ne conta solo 5, attestandosi come il pilota con il minor numero di cadute del marchio Ducati. Segue da vicino Enea Bastianini che ha incassato 14 scivoloni pur mettendo in cassaforte tre vittorie.

Le cadute nella prima parte del Mondiale 2022

Maverick Vinales Aprilia MotoGP
Maverick Vinales (Foto: La Presse)

Il marchio più “cadente” è la Honda che conferma problemi all’avantreno della RC213V. La Casa dell’Ala dorata conta un totale di 44 cadute, con una media di 11 incidenti per pilota, una caduta per pilota in ogni Gran Premio. Alex Marquez è a quota 12, abbastanza oltre la media, motivo per cui potrebbe aver deciso di cambiare rotta in vista del 2023, quando salirà su una Ducati Desmosedici GP. Dall’altra parte del box c’è Takaaki Nakagami che è caduto solo sei volte. Pol Espargaró ha collezionato 10 cadute, le stesse del suo compagno di squadra, Marc Marquez, che tra l’altro ha saltato alcune gare per infortunio.

Un solo pilota non è mai caduto nella prima parte del Mondiale 2022, Maverick Vinales, a dimostrazione del buon feeling con la sua Aprilia RS-GP, mentre Aleix Espargarò, secondo in classifica, ha racimolato 7 incidenti, ben 11 in meno rispetto al 2021. 14 ko nel team Suzuki, che a fine anno lascerà il campionato nonostante la GSX-RR sia una delle moto più equilibrate in griglia. Il campione del mondo 2020, Joan Mir, conta 9 cadute, mentre Alex Rins 5.

L’azienda austriaca KTM ha un totale di 21 incidenti, con Brad Binder che detiene il primato interno con otto cadute, pur essendo il miglior pilota del marchio in classifica. 16 gli incidenti racimolati da Yamaha: uno solo per Andrea Dovizioso contro i 4 di Fabio Quartararo, i 9 di Darryn Binder e i sei incidenti di Franco Morbidelli.

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