Sebastian Vettel (Ansa Foto)
Horner torna a parlare di Vettel e della sua difficile situazione in Aston Martin, che lascerà alla fine del campionato di Formula 1 attuale.
Sebastian Vettel non ha trovato motivazioni per andare avanti con la sua carriera in F1 e si ritirerà a fine 2022. La sua scelta stupisce solo in parte, perché era trapelato il suo malcontento per i risultati sotto le aspettative e anche il desiderio di chiudere un capitolo importante della sua vita.
Sebastian Vettel (Ansa Foto)
Il progetto dell’Aston Martin non lo convinceva più a restare ancora in Formula 1 e ha preferito optare per il ritiro. Vuole dedicarsi maggiormente alla sua famiglia e magari anche ad alcune battaglie riguardanti l’ambiente e i diritti civili che tanto gli stanno a cuore.
Intanto cercherà di concludere al meglio questo campionato, provando a migliorare una classifica che ora lo vede quattordicesimo soli con 16 punti. Dopo aver vinto quattro titoli mondiali e aver lottato per altre vittorie, probabilmente non gli farà grande differenza chiudere qualche posizione più sopra, però ci tiene a dare il massimo prima di dire addio alla F1.
Chris Horner conosce molto bene Vettel, insieme hanno vinto quattro corone iridate in Red Bull e gioito tanto. Interpellato sulla scelta del pilota di appendere il casco al chiodo, il team principal si è così espresso: “Credo sia arrivato il momento giusto per dire basta. Non è bello vederlo lottare in centro-gruppo, non merita di stare lì. Nel periodo in cui è stato con noi era incredibile”.
Christian Horner e Sebastian Vettel ai tempi della Red Bull (Ansa Foto)
Horner ha speso parole di grande elogio per Seb: “Da subito si vedeva che era un giovane molto concentrato e con un’etica del lavoro completamente germanica. Lavorava sodo, fino a tardi, aveva un grande senso dell’umorismo. Si è fatto apprezzare da tutti. Era focalizzato non solo sui successi, ma anche sui record, significavano parecchio per lui”.
Vettel aveva debuttato in F1 nel 2007 con la BMW, poi la Red Bull se lo è assicurato e dopo un po’ di esperienza in Toro Rosso lo ha portato nel team principale. Dal 2010 al 2013 ha vinto quattro titoli mondiali, togliendosi grandi soddisfazioni. Sperava di laurearsi campione anche in Ferrari, come fece il suo idolo Michael Schumacher, però non ha coronato il suo sogno.
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