Toprak Razgatlioglu, secondo nella classifica mondiale (Foto ANSA)
Decisione categorica da parte del campione del mondo Superbike della Yamaha Toprak Razgatlioglu che ha preso una decisione categorica sul proprio futuro
Notoriamente i piloti sono tra gli sportivi più scaramantici in assoluto del mondo agonistico. alcuni di loro hanno rituali bizzarri, dalla dinamica quasi ossessivo-compulsiva.
Razgatlioglu con il numero #1 che non vuole più sulla sua moto (AP LaPresse)
Tra amuleti, numeri portafortuna e gesti da evitare quest’anno Toprak Razgatlioglu, il campione del mondo Superbike in forza alla scuderia Yamaha ufficiale, ha individuato quale potrebbe essere la causa che lo ha rallentato nel corso della stagione.
Si tratta del numero 1 sulla borchia della sua Yamaha R1. A inizio stagione, per la verità, il pilota turco aveva espresso una certa perplessità sul fatto di dover abbandonare il suo numero #54, quello con cui lo scorso anno aveva vinto il mondiale e che per lui è un vero e proprio numero portafortuna.
Ma era da tempo che la Yamaha inseguiva il titolo mondiale per strapparlo ai diretti rivali della Kawasaki. E così, tra ragioni di marketing e le richieste ufficiali della Superbike, razgatlioglu ha accettato un compromesso del quale si è poi Rentito.
Toprak Razgatlioglu, secondo nella classifica del mondiale Superbike (Foto ANSA)
Fino alla scorsa stagione la borchia #1 apparteneva all’ex campione del mondo Jonathan Rea. In ogni caso, Razgatlioglu, ha fatto sapere che comunque andranno le cose alla fine di questa stagione, sia che si riconfermi campione sia che perda la corsa al titolo, quel numero non gli interessa più.
“Non correrò mai più con il numero #1 nemmeno se dovessi confermarmi campione – ha dichiarato il pilota turco che vuole assolutamente tornare al suo vecchio numero di gara – non è tanto questione di scaramanzia o di abitudini. È che quel numero, sicuramente, mi ha messo addosso una gran pressione. Fin dall’inizio della stagione. Uno stato d’animo che non mi ha fatto bene”.
Razgatlioglu, reduce dalla vittoria di Magny Cours in gara #2, è secondo in classifica alle spalle di Bautista con 30 punti da recuperare: “Tutto può succedere – ha dichiarato il campione del mondo – nelle ultime gare e accaduto di tutto e secondo me il titolo sarà in ballo fino all’ultima curva dell’ultimo giro. Indipendentemente dal risultato di fine stagione dall’anno prossimo tornerò al mio #54. Quel numer è il mio simbolo e mi rappresenta”.
La Superbike torna sabato e domenica sul circuito di Catalogna a Barcellona, penultimo evento europeo prima della sosta in Portogallo e del trasferimento oltreoceano in Argentina, Indonesia e Australia dove il mondiale si chiuderà il 20 novembre.
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