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Multa per eccesso di velocità, c’è un caso che in molti ignorano: può costarci la patente

Una multa per eccesso di velocità può costarci molto in termini economici, ma in determinati casi la sanzione può essere ben più gravosa.

(Ansa Foto)

Quando guidiamo un’Auto bisogna sempre prestare attenzione ai limiti di velocità in vigore nei tratti di strada che percorriamo. Se non lo facciamo siamo punibili con la multa per eccesso che può essere comminata tramite autovelox fisso o postazione mobile delle forze dell’ordine.

Chiaramente, se ci passiamo davanti e andiamo ad una velocità più alta di quella consentita, allora potremo stare certi che a casa ci arriverà un verbale con un determinato importo da pagare a seconda di quanto abbiamo oltrepassato i limiti. Tuttavia, una volta ricevuta, bisogna prestare ancora più attenzione se non si vuole rischiare sanzioni ben più gravose.

Multe per eccesso di velocità e sanzioni accessorie

La materia delle multe per eccesso di velocità è disciplinata dall’articolo 142 del Codice della Strada, il quale stabilisce quattro fasce di importi da pagare a seconda dell’andatura del mezzo. In sostanza, più si supera il limite e più alta sarà la cifra da pagare.

In particolare, per chi supera il limite di non oltre i 10 km/h è prevista una sanzione che va da 41 a 169 euro. Per chi oltrepassa il limite di oltre 10 km/h e non oltre 40 km/h sarà soggetto ad una sanzione pecuniaria di importo compreso tra 169 e 680 euro, più la decurtazione di 3 punti sulla patente.

Per eccessi tra i 40 e i 60 km/h lo stesso articolo 142 dispone una multa da 532 a 2.127 euro, a cui si aggiungono 6 punti in meno. Infine, chi supera i limiti di oltre 60 km/h riceverà un verbale da 829 a 3.316 euro, più la perdita di 10 punti sulla licenza di guida.

In questi ultimi due casi, il Codice prevede poi la sospensione della patente, da 1 a 3 mesi nel primo, e da 6 a 12 nel secondo.

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Queste sono chiamate dalla normativa “sanzioni accessorie” e sono previste, tra le varie, per i neo patentati (lo si è nei primi tre anni dal conseguimento della patente), che se violano il limite di velocità si vedranno togliere il doppio dei punti.

Inoltre, se superiamo i limiti in orari notturni (dalle 22 alle 7), l’importo della multa subirà un aumento del 30% rispetto alla somma stabilita dal Codice di cui sopra. Dunque, per esempio, se commettiamo l’infrazione alle 2 di notte e la multa da pagare è di 130 euro, ciò vuole dire che se avessimo superato i limiti alle 2 di pomeriggio la sanzione sarebbe stata di 100 euro.

C’è poi un altro caso, che è quello che prevede il cosiddetto caso di recidiva. Ebbene, in questo caso, non solo aumentano le sanzioni amministrative, ma si può arrivare persino alla revoca della patente.

La recidiva

La recidiva subentra quando un conducente riceve la seconda multa in un biennio, che scatta quando si riceve la prima. Dunque, se ne riceviamo una seconda nel giro di due anni a partire dalla data in cui è stato redatto il verbale della prima, allora ci sarà una sanzione accessoria più “pesante”.

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Nel dettaglio, se si supera il limite di oltre 40 km/h e non oltre i 60 per la seconda volta in un biennio, l’importo da pagare sarà lo stesso di cui sopra, ma la sospensione della patente non sarà più da 1 a 3 mesi, bensì da 8 a 18.

Ancora peggio nel caso in cui si dovesse ricevere la seconda multa in un biennio per aver oltrepassato il limite di velocità di oltre 60 km/h. In questo caso, la normativa prevede la revoca della licenza di guida.

Come se non bastasse può sempre capitare di ricevere una terza multa nello stesso biennio. Ebbene, in questo caso, se dovete scontare un determinato numero di mesi di sospensione della patente, ad essi si sommeranno quelli provenienti dalla nuova sanzione qualora la velocità rilevata sia superiore a 41 km/h e inferiore a 60. Invece, in caso di superamento del limiti di oltre 60 km/h, se non è già stata annullata, allora la revoca della patente scatterà alla terza.

Francesco De Vincenzo

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