Fabio Quartararo (foto Ansa)
GP della Thailandia da dimenticare per Fabio Quartararo, a secco di punti e con la Yamaha M1 impreparata sul bagnato.
Fabio Quartararo era a dir poco nervoso alla fine della gara al Chang International Circuit. Scattato dalla quarta posizione in griglia, mai nessuno avrebbe immaginato una simile debacle per il campione francese della Yamaha, che dopo appena un giro si è ritrovato nelle retrovie a lottare con colleghi che solitamente non incrocia in pista. 17° posto finale e zero punti in valigia e una buona dose di rabbia, che speriamo serva a riscattarsi in Australia.
Non ha voluto intrattenersi con i media, troppo profonda la ferita, avrebbe potuto fare commenti a caldo poco consoni. Poche parole rilasciate in un breve comunicato stampa in cui punta il dito contro Jack Miller per un contatto alla partenza. Anche se in realtà il vero problema sta in condizioni di bagnato improvvise che sembrano aver destabilizzato l’equilibrio della Yamaha M1. “Qualcosa è andato storto con le gomme – ha spiegato il suo capotecnico Diego Gubellini a Sky Sport MotoGP -, dobbiamo capire la ragione. Normalmente sul bagnato abbiamo un problema di grip al posteriore, invece stavolta è capitato anche all’anteriore“.
All’indomani del comunicato stampa ufficiale Fabio Quartararo ha rilasciato un commento al GP della Thailandia sul suo profilo social ufficiale, dove riassume le difficoltà e promette di riprovarci fra una settimana in Australia. “Che incubo… Purtroppo abbiamo fatto una gara terribile e non siamo riusciti a fare punti. Dopo un buon fine settimana in condizioni asciutte ha iniziato a piovere poco prima della nostra gara. Quest’anno eravamo veloci ma in qualche modo abbiamo avuto difficoltà, problemi e un pessimo feeling”.
Resta leader del campionato con solo due punti di vantaggio sul diretto inseguitore Pecco Bagnaia, ma vuole ringraziare innanzitutto i tifosi che continuano a sostenerlo: “Voglio ringraziare i fan thailandesi, ci vediamo l’anno prossimo. Tempo di resettare, allenarsi e preparare Philipp Island“. Adesso la strada si fa in salita e ci sono tre Gran Premi dove sarà vietato commettere altri errori.
Dal 14 al 16 ottobre il Motomondiale sbarcherà in Australia, dove non si corre dal 2019. Anche in questo caso si partirà senza dati attendibili per trovare il giusto setting e ancora una volta si dovranno fare i conti con le condizioni climatiche. Si prevedono temperature basse e le gomme saranno ancora una volta l’ago della bilancia del fine settimana.
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