Marc Marquez (foto LaPresse)
Marc Marquez riflette sugli sviluppi dell’aerodinamica e dell’elettronica in MotoGP. Un cambiamento che al campione Honda non va giù.
Marc Marquez ha iniziato nel migliore dei modi il GP di Phillip Island, piazzando il miglior crono nelle FP3 e nel Q2, sfruttando la scia di Pecco Bagnaia, ha siglato il secondo tempo e partirà dalla prima fila, non senza qualche speranza di poter puntare al podio. Nella giornata di venerdì il fenomeno di Cervera ha sacrificato la giornata per raccogliere dati utili sul nuovo pacchetto aerodinamico.
Marc Marquez (foto LaPresse)
Honda si sta mettendo a pari passo con gli altri costruttori, specialmente Ducati e Aprilia, che tanto hanno investito sull’aerodinamica. Gli ingegneri HRC hanno portato degli aggiornamenti al pacchetto che avevamo visto nel test di Misano e che riguardano avantreno, le parti laterali della carena e il codino posteriore. Novità che sembrano tanto ispirate ai disegni aerodinamici delle Desmosedici GP. Honda ha preferito non omologare la versione di Misano per consentire questa evoluzione che verrà studiata anche a Sepang la prossima settimana.
Marc Marquez (foto LaPresse)
Da inizio campionato Marc Marquez lamentava problemi sull’anteriore della RC213V e l’aerodinamica potrebbe essere una possibile soluzione. Ma non è certo quel che il fuoriclasse vorrebbe e non è il solo. “Questa moto con le ali è più brutta dell’altra, ma penso sia più efficace. Sì, è vero che la direzione in cui sta andando… non mi piace , perché la moto diventa più influente del pilota“.
Il 29enne di Cervera ritiene che aerodinamica ed elettronica stanno dettando le linee evolutive della MotoGP. “Questa è la strada e devi adattarti, se non ti adatti all’ambiente muori“. Dello stesso parere è Casey Stoner che si è fermato a parlare con Marc nella prima giornata di prove libere a Phillip Island. “Ora con queste moto devi guidare in modo diverso. Con questa aerodinamica, anche quando ho messo le ali posteriori mi sono sentito diverso… Ne ho parlato con Casey e concorda con me“.
In passato senza tutta questa elettronica il pilota ricopriva un ruolo fondamentale, bisognava giocare di più con il corpo: “Adesso fai solo molto affidamento sull’elettronica, anche l’aerodinamica rende la moto più pesante, e tutto è più difficile, soprattutto nelle staccate. Quindi tutto è diverso“, ha concluso Marc Marquez.
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