Formula 1

Red Bull, la possibile punizione sul caso Budget Cap è stabilita: il Team non ci sta

La FIA ha fatto una proposta precisa alla Red Bull per risolvere il contenzioso riguardante le violazioni al budget cap del 2021.

In questo weekend la Formula 1 corre ad Austin, ma le vicende di pista vengono comunque parzialmente oscurate dal caso budget cap scoppiato in queste settimane. Come è noto, la Red Bull ha sforato il tetto di spesa stabilito per il 2021 e adesso c’è grande attesa di conoscere quali sanzioni dovrà pagare.

Christian Horner, team principal Red Bull (Ansa Foto)

Quella della scuderia di Milton Keynes è considerata una “infrazione minore”, dato che la violazione è inferiore al 5%. Ufficialmente non si conosce l’entità esatta della sforamento, però Mercedes e Ferrari hanno subito chiarito che basta anche poco per trarre vantaggi tecnici sulla concorrenza. Per questo sperano che la FIA utilizzi una linea dura.

In teoria la Red Bull potrebbe persino rischiare di perdere il titolo mondiale piloti del 2021, visto che il regolamento prevede anche dei punti di penalizzazione in classifica. Tuttavia, nessuno si aspetta che ciò accada. Lo stesso Toto Wolff, team principal della Mercedes, ha ammesso che non si attende questo tipo di sviluppo.

Caso Budget Cap 2021: la FIA fa una offerta alla Red Bull

Secondo quanto rivelato da Auto Motor und Sport, la FIA avrebbe proposto alla Red Bull le seguenti sanzioni: una multa e la riduzione del 25% del tempo a disposizione in galleria del vento per il 2023. Tuttavia, al momento la scuderia di Milton Keynes non ha accettato tale accordo.

Max Verstappen, Christian Horner e Helmut Marko in festa col team Red Bull (Ansa Foto)

La stessa fonte riferisce che la Federazione non intende sottrarre punti a Max Verstappen nella classifica 2021, quindi il suo titolo mondiale è al sicuro. Il team principal Christian Horner vuole risolvere la questione il prima possibile, ma deve consultare la famiglia Mateschitz che detiene il 49% della celebre azienda produttrice di bibite energetiche.

Se ci fosse un accordo con la FIA, ciò significherebbe un’ammissione di colpa e potrebbe avere un impatto sia sull’immagine della scuderia sia su quella dell’intero marchio, che è anche sponsor di diverse competizioni sportive. Probabilmente questo aspetto sta frenando il team Red Bull nel patteggiare sul caso budget cap.

Ma senza un’intesa con la Federazione, ci potrebbe essere il rischio di una punizione più severa di quella indicata dai colleghi di Auto Motor und Sport. Vedremo come si svilupperà questa delicata vicenda. Tutti sperano che vi sia un epilogo quanto prima.

Matteo Bellan

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