MotorSport

Nascar, il lutto dopo il trionfo: muore all’improvviso Coy Gibbs

Dopo il successo di ieri di Ty Gibbs, la Nascar sprofonda nel lutto per l’annuncio della morte di Coy Gibbs, il padre del nuovo campione Xfinity

Sembra quasi che abbia voluto aspettare la notizia più bella, quella della vittoria di suo figlio Ty, 20 anni, nel campionato Nascar Xfinity. Per mettersi in pace e farsi da parte.

Coy Gibbs, scomparso all’improvviso a soli 49 anni (Nascar Press Office)

In realtà nessuno si aspettava la morte di Coy Gibbs, 49 anni, vicepresidente della Joe Gibbs Racing, pilota Nascar per molti anni ma anche giocatore e tecnico di successo in NFL per diversi anni. Una morte improvvisa, e tragica. Soprattutto perché segue un trionfo di famiglia atteso da anni…

Nascar, la morte improvvisa di Coy Gibbs

L’annuncio della sua morte è stato diffuso in mattinata, poche ore dopo che suo figlio Ty, 20 anni, aveva vinto la finale del campionato Nascar Xfinity di Phoenix conquistando il suo primo titolo assoluto in carriera al termine di una stagione molto intensa. Una giornata di lutto per la Joe Gibbs Racing. Ma anche di corse: perché la scuderia aveva comunque Christopher Bell in partenza nella finalissima di Nascar Cup Series poi vinta da Joey Logano. E perché lo stesso Ty era sulla griglia di partenza nell’ultima gara della stagione con un’auto della 23XI, alleata della Gibbs.

Un figura carismatica

A sinistra Coy Gibbs, accanto al figlio Ty e alla moglie Heather (Joe Gibbs Racing Press Office)

In realtà sia Ty che suo nonno Joe, il fondatore della scuderia, hanno lasciato l’Arizona per raggiungere casa con un volo privato e stringersi al resto della famiglia in North Carolina.

Coy Gibbs aveva seguito le orme di suo padre in tutto e per tutto fin da ragazzino. Come il padre, hall of famer NFL e Nascar, aveva iniziato con il football americano giocando per Stanford ma alla carriera professionistica aveva preferito la grande passione di famiglia. Le auto da corsa. Pur affiancando il padre come tecnico.

Dirigente, poi vice-presidente della scuderia di famiglia, aveva esordito con i truck per poi dedicarsi anima e corpo al management di un team che aveva reso grande e vincente.

Ty, il terzo della generazione dei Gibbs, aveva concretizzato da pilota a soli 20 anni la passione di famiglia con un titolo inseguito per tutta la stagione. Una scuderia con oltre trent’anni di storia. Una famiglia dedicata alle auto da corsa nella quale non sono dimenticati i drammi. Anche JD, il fratello maggiore di Coy, che prima di lui aveva diretto il team, è morto a soli 49 anni a causa di una grave malattia degenerativa.

La morte di Coy è stata invece improvvisa: un malore nel sonno. Quando la notizia è stata confermata dal team molti social network l’avevano già postata. Cosa che ha suscitato la protesta della Nascar, soprattutto nella tutela della privacy della famiglia.

Coy Gibbs oltre a Ty e sua moglie Heather lascia altri tre figli, Case, Jett ed Elle. La Nascar ha rispettato un minuto di silenzio prima della finale di Phoenix.

Stefano Benzi

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