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Moto GP

Quartararo, ci risiamo: il problema è sempre quello

Fabio Quartararo amareggiato dopo il test di Valencia. Alla pari di un anno fa il campione della Yamaha riscontra il solito problema sulla M1.

Alla delusione di aver perso il titolo mondiale, scivolato nelle mani di Pecco Bagnaia al termine della ultima gara al Ricardo Tormo di Valencia, Fabio Quartararo aggiunge l’amarezza per le pessime sensazioni registrate nell’ultimo test Irta della stagione 2022. Non è stato un buon martedì per risollevarsi il morale in casa Yamaha e cisi avvia alla pausa invernale con qualche dubbio di troppo.

Fabio Quartararo (foto Ansa)

Da un anno Fabio Quartararo invoca un motore più potente dalla Yamaha. Nel test di Misano effettuato a settembre le sensazioni erano buone, invece dopo il test a Cheste le impressioni non sono affatto positive. “Sono sorpreso perché questo motore dovrebbe essere un po’ più veloce di quello provato a Misano e Barcellona. Ma mi sentivo come se fosse lo stesso di due giorni fa. Abbiamo confrontato la top speed ed era la stessa“.

Quartararo deluso dopo il test Irta di Valencia

Fabio Quartararo (foto Ansa)

Gli ingegneri di Iwata avranno un bel da fare in vista della pausa invernale che comincia ufficialmente da oggi. Il prossimo test è in programma a febbraio in Malesia. “Dobbiamo analizzare cosa è successo“. Si dice deluso, “non volevo finire l’anno così. Ma qualcosa è andato storto. Non è possibile che abbiamo percepito un miglioramento a Misano e Barcellona e non qui. Qualcosa non ha funzionato“.

Continua a persistere quel gap di 10 km/h sui rettilinei in confronto alla Ducati Desmosedici GP. Nel test di martedì c’erano sette Yamaha M1 a disposizione sua e di Franco Morbidelli, “ma solo un motore” e per di più non ha una potenza migliore rispetto all’ultima versione montata nell’ultimo GP di Valencia. “Dev’esserci stato un problema, di sicuro, non con il motore, ma deve essere successo qualcosa che significava che non avevamo la potenza extra che ci aspettavamo“.

Al vaglio di Fabio Quartararo anche un nuovo pacchetto aerodinamico, chiaramente ispirato a quello Ducati soprattutto sul codone, e un telaio. Anche in questo caso il feeling non sembra migliorato. “Non è stata una giornata sprecata, ma è solo una strana sensazione“, ha chiosato il campione di Nizza. “A Misano ho messo le marce e ho sentito che qualcosa c’era, invece oggi no“.

Luigi Ciamburro

Giornalista con la passione dei motori dal 2008. Classe 1980, laureato in Lettere moderne con indirizzo pubblicista.

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