Cronaca

Multe Auto, l’inattesa novità dal 1 gennaio: il rischio è davvero concreto

Multe auto, arriva un nuovo allarme sulle conseguenze degli elevati tassi di inflazione degli ultimi mesi. Il rischio è davvero elevato

L’inflazione e i rincari energetici a causa della guerra in Ucraina stanno stringendo la morsa sui consumi, e di conseguenza sulle tasche degli italiani. Tempi complicati, nei quali anche pagare una multa può pesare sull’economia di una famiglia.

Multe più care a partire dal 1 gennaio 2023: il motivo è beffardo (Ansa)

Ecco perché c’è sempre grande attenzione a evitare rincari, e cercare semmai, di contenere il rischio di sanzioni in aumento. Quello che il governo dovrà fare in vista del prossimo anno, perché sulle multe auto incombe appunto un grosso rischio. A causa dell’inflazione galoppante, a partire dal 1 gennaio 2023 dovrebbe variare gli importi delle multe per violazione del codice della strada, ovviamente segnando aumenti su tutta la linea. Si tratta di un processo automatico e inevitabile senza un intervento apposito. In sostanza le sanzioni si adeguano con l’andamento dell’inflazione.

Lo dice l’articolo 195 del Codice della Strada: questo prevede che la misura delle sanzioni pecunarie viene aggiornata ogni due anni in misura uguale all’intera variazione (accertata dall’Istat) dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie. In sostanza, se nei due anni ci sono variazioni di costi di beni essenziali a causa dell’inflazione, questi vanno applicati anche alle contravvenzioni. Se i prezzi aumentano, lo fanno anche i costi delle multe. Si tratta di un rischio concreto, che Simone Baldelli, ex presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sui consumatori chiede di abolire.

L’inflazione pesa sulle multe: c’è un rischio assai concreto

 “Il governo fermi gli aumenti – spiega Baldelli in una nota – entro il 1 dicembre di ogni biennio il ministro della Giustizia, di intesa con i ministri dell’Economia e delle Finanze, e delle Infrastrutture e dei Trasporti, determina i nuovi limiti delle sanzioni amministrative pecuniarie. Queste si applicano poi dal 1 gennaio dell’anno successivo”. L’esponente di Forza Italia aggiunge: “Chiedo al governo e al parlamento una norma per bloccare al più presto il sostanzioso aumento degli importi delle multe stradali in arrivo nelle prossime settimane”.

(Ansa)

Le stime del Codacons sono di un aumento effettivamente sensibile, dell’11%. Rincari pesanti, con un divieto di sosta che da 42 euro arriverebbe 46. Una multa per l’uso del telefono alla guida passerebbe da 165 a 183 euro. Nei mesi scorsi un allarme simile è stato lanciato dall’Asaps, l’associazione sostenitori e amici della polizia stradale. In quel caso si teorizzava un rincaro del 10% “A causa dell’inflazione ed in particolare del Foi, indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e degli impiegati”.

Giovanni Scotto

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