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Ricordate la Ferrari Dino, un restomod l’ha resa più “cattiva”: che bolide sotto al cofano

La Ferrari Dino è una delle supercar storiche di Maranello: un restomod l’ha trasformata sotto al cofano, il video è pazzesco

Ogni appassionato di automobili che si rispetti, conosce naturalmente la Ferrari ed il fascino che solo le vetture del Cavallino possono regalare. C’è chi sogna di guidarla almeno una volta in pista oppure in strada e poi c’è chi naturalmente può permettersela e la tiene in garage.

Ferrari Dino restomodFerrari Dino restomod
Ferrari Dino (screen Youtube)

Di certo c’è l’unicità delle Ferrari, vetture che non passano mai di moda, anche nelle versioni più storiche del marchio. Tra queste naturalmente la Ferrari Dino, costruita dalla fabbrica di Maranello tra il 1969 ed il 1973 ed evoluzione della 206 GT. Una supercar con motore centrale-posteriore, con un V6 da 2,4 litri che sprigionava una potenza di 195 cavalli per una velocità massima di 235 km/h. Lo scatto da 0 a 100, invece, necessitava di 7,2 secondi appena. Trazione naturalmente posteriore, il cambio era naturalmente manuale a cinque marce.

Un vero e proprio bolide, seppur considerato quasi come “baby”, considerati i 6 cilindri che spingevano la vettura, la metà esatta dei classici V12 utilizzati in Ferrari.

Ferrari Dino, il restomod voluto da David Lee

Una delle versioni della Ferrari Dino, è stata però completamente trasformata. Un restomod che potrebbe sembrare un sacrilegio – in effetti, modificare una Ferrari lo è – voluto dal miliardario David Lee, che può vantare una collezione di auto stimata in 35 milioni di dollari.

Per trasformare la sua Ferrari Dino, Lee ha investito 1,3 milioni di dollari; ed il risultato si vede eccome. Il V6 originale è stato asportato ed al suo posto montato un 8 cilindri di serie sulla Ferrari F40, pensato per un montaggio longitudinale e montato in maniera trasversale sulla Dino.

Un’operazione che ha “costretto” il team a modificare completamente il motore, con eliminazione della sovralimentazione attraverso due turbo. Ed è stato necessario installare anche un cambio nuovo, derivante dalla Ferrari 328.

Modifiche, naturalmente, anche alla carrozzeria; i passaruota sono stati “ingrossati” per contenere le ruote da 17″, montati i freni Brembo e sul cofano motore c’è ora una paratia trasparente dalla quale è possibile vedere ben otto cornetti di aspirazione, due in più rispetto alla versione originale.

Una vera e propria rivoluzione, insomma, che avrà certamente fatto storcere il naso ai puristi della Ferrari. Di certo c’è che il sound del nuovo bolide lascia davvero senza fiato. Non è dato sapere la nuova velocità di punta toccata dal bolide, ma di certo c’è che sembra davvero molto potente.

Giovanni Spinazzola

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