Allarme rosso anche in Italia per le auto senza FAP: adesso, sei obbligato a cambiare tutto.
Ebbene si: potrebbe essere in arrivo una bella stretta sulle auto diesel, una nuova serie di provvedimenti che penalizzeranno le vetture più vecchie. Le ripercussioni di queste misure potrebbero essere particolarmente gravi per le fasce di popolazione a basso reddito. Molti lavoratori e pendolari, che utilizzano auto diesel di 10-15 anni fa, rischiano di trovarsi senza un mezzo di trasporto, costretti a cercare soluzioni alternative per recarsi al lavoro. Cambiare auto, per loro, non è una semplice scelta, ma una questione di sopravvivenza economica.

La proposta, partita su base europea, si basa sull’asserzione che i veicoli con più di dieci anni siano responsabili di un numero crescente di incidenti stradali. Le autorità europee sostengono che questi veicoli, a causa della loro età, presentano una maggiore propensione ai guasti meccanici, aumentando così il rischio di incidenti. Tuttavia, questa visione è stata contestata da molti esperti e gruppi di automobilisti, in particolare in Germania, dove si afferma che le nuove regole siano sproporzionate e possano colpire ingiustamente i proprietari di auto ben mantenute.
In alcuni stati membri dell’Unione, come Spagna e Polonia, i veicoli di età superiore ai dieci anni devono già sottoporsi a revisioni annuali rigorose, che includono controlli sul chilometraggio e sulla sicurezza. In Germania, invece, le revisioni sono biennali e seguono procedure più flessibili. La Commissione Europea intende ora uniformare queste norme, imponendo controlli più severi per spingere fuori dal mercato le auto più datate. E si, se ve lo state chiedendo, questo tocca anche noi italiani.
Auto Diesel a rischio!
Il fulcro delle nuove disposizioni è rappresentato dai motori diesel senza filtro antiparticolato. Questi veicoli, a causa delle loro emissioni elevate, sono considerati particolarmente problematici. Un filtro antiparticolato nuovo può costare fino a 3.000 euro, una spesa che molti proprietari non possono affrontare. Se le nuove regole entreranno in vigore, milioni di auto diesel potrebbero trovarsi immediatamente fuori legge. Anche i modelli più vecchi dotati di un filtro nuovo potrebbero non rispettare i limiti di emissione imposti dalle normative europee.

L’Unione Europea sta preparando una serie di normative che potrebbero avere un impatto devastante su milioni di veicoli diesel privi di filtro antiparticolato o FAP. Queste misure, destinate a migliorare la sicurezza stradale e ridurre le emissioni inquinanti, rischiano di costringere numerosi automobilisti a rottamare le loro auto, con conseguenze significative per le famiglie e i lavoratori che dipendono da veicoli più vecchi e meno costosi. L’idea di Bruxelles? Una stretta sulle revisioni auto che, per ora, non possono individuare l’assenza di un filtro FAP ma in futuro, saranno in grado di riuscirci, portando alla rottamazione di moltissime auto.
La questione delle auto diesel senza FAP, quindi, non è solo un problema tecnico o normativo. Essa rappresenta una sfida complessa che coinvolge economia, ambiente e giustizia sociale. Le autorità europee devono considerare attentamente le implicazioni delle loro decisioni, affinché le misure adottate non gravino sulle spalle di chi già fatica ad arrivare a fine mese.