Addio superbollo, Salvini promette: “Basta un decreto”

Il superbollo, una tassa controversa introdotta nel 2011 che continua a suscitare dibattiti accesi nel panorama automobilistico italiano.

Questa imposta colpisce tutte le automobili con una potenza superiore ai 185 kW, generando annualmente circa 200 milioni di euro per le casse statali. Nonostante le promesse di abolizione da parte di diversi esponenti politici, tra cui il vice premier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini, il superbollo è ancora in vigore, alimentando malcontento tra cittadini e addetti ai lavori.

Questa imposta colpisce tutte le automobili con una potenza superiore ai 185 kW, generando annualmente circa 200 milioni di euro
L’impegno di Salvini per l’abolizione del superbollo(www.automotorinews.it)

Durante il Dealer Day 2025 di Verona, Salvini ha rinnovato il suo impegno a eliminare questa tassa, sottolineando che l’operazione potrebbe essere realizzata in più fasi per attenuare le critiche. L’intento dichiarato del leader della Lega non è quello di favorire i possessori di auto di lusso, ma piuttosto di ridistribuire ricchezza attraverso la produzione e la vendita di veicoli. Salvini ha già avviato un confronto con il ministro dell’Economia e sta lavorando per introdurre modifiche prima dell’estate, con l’obiettivo di alzare la soglia di potenza oltre la quale si applica il superbollo.

Critiche alle politiche europee

Salvini ha anche criticato le politiche europee che spingono verso l’obbligo di acquistare auto elettriche a partire dal 2035, affermando che i consumatori non sono pronti per una transizione così rapida. Questo approccio pragmatico tiene conto delle reali esigenze e preferenze dei consumatori italiani, evidenziando la necessità di un equilibrio tra innovazione e sostenibilità. Inoltre, il leader leghista ha sollevato preoccupazioni riguardo alla recente riforma del governo, che ha favorito in modo sproporzionato le auto elettriche rispetto a quelle tradizionali.

Non è la prima volta che Matteo Salvini si oppone al superbollo. Già nel 2023, aveva definito questa tassa “odiosa” e promesso
Le promesse di cambiamento e le aspettative future(www.automotorinews.it)

Non è la prima volta che Matteo Salvini si oppone al superbollo. Già nel 2023, aveva definito questa tassa “odiosa” e promesso la sua eliminazione “prima dell’estate”. Tuttavia, a distanza di tempo, il superbollo è ancora presente, alimentando scetticismo tra gli automobilisti. Le promesse di cambiamento si scontrano con la realtà, e molti si chiedono se questa volta le parole di Salvini si tramuteranno in fatti concreti.

Il dibattito sul superbollo si inserisce in un contesto di crescente attenzione alle politiche ambientali e alle esigenze di sostenibilità. Mentre ci avviciniamo all’estate del 2025, le attese per l’eliminazione del superbollo rimangono alte. Le reazioni del mercato, delle case automobilistiche e dei consumatori saranno fondamentali per comprendere come si muoverà il governo in questo delicato settore. L’importanza di un approccio coerente e lungimirante è evidente, e il futuro del mercato automobilistico italiano potrebbe dipendere dalle prossime scelte politiche.

Change privacy settings
×