L’auto volante nasce in Campania: ecco ‘Diva’, il taxi del futuro

In Campania prende forma Diva, il primo taxi volante d’Italia: un progetto ambizioso che punta a rivoluzionare la mobilità del futuro.

E’ sempre stata una suggestione, l’auto del futuro che non va su ruote ma vola. Come diceva un film cult degli anni ottanta “dove andiamo noi non servono strade”. Un progetto che sembrava essere destinato ancroa solo nei film di fantascienza e che, però, oggi, prende sempre più forma e sostanza in Italia, in Campania.

Taxi volante italiano
Sarà il primo taxi volante della storia e sta nascendo in Italia, in Campania (automotorinews.it)

A prima vista sembra fantascienza, una di quelle idee che si raccontano al bar, tra un caffè e una battuta, e che poi finiscono dimenticate in un angolo. E invece no. In Campania si fa sul serio. Il progetto si chiama Diva, ed è qualcosa di più di una suggestione: è l’unico taxi volante in costruzione in Italia, uno dei pochi ancora in piedi in tutta Europa.

Un Taxi volante in Campania, il progetto è concreto

Non è poco, considerando che nel resto del continente tanti progetti simili sono già finiti archiviati o in mezzo a mille difficoltà. Qui, invece, si va avanti. E si va avanti con determinazione.

La scommessa è del Dac, il Distretto aerospaziale della Campania, che ha saputo mettere insieme una rete di aziende tutte rigorosamente del Sud. Non è un caso, ma una scelta precisa. Perché, senza ombra di dubbio, le competenze ci sono. E sono di altissimo livello. Dall’elettronica ai materiali ultraleggeri, dalle tecnologie dei sedili alle soluzioni ingegneristiche avanzate, ogni pezzo del puzzle è affidato a realtà che, magari lontano dai riflettori, da anni lavorano con i grandi nomi dell’aeronautica mondiale. E che adesso, per la prima volta, hanno deciso di unire le forze per un obiettivo comune.

Progetto auto volante
In Campania il progetto concreto di un taxi volante (automotorinews.it)

Diva non sarà un semplice prototipo da esibire nelle fiere. L’idea è quella di costruire un velivolo elettrico in grado di decollare e atterrare verticalmente, pensato per spostamenti urbani e interurbani rapidi, sostenibili e silenziosi. Una specie di drone gigante con l’anima da aeroplano, destinato a cambiare il modo in cui ci muoviamo tra città, aeroporti e centri abitati congestionati dal traffico. E diciamocelo, l’idea di salire su un taxi volante e sorvolare tutto, senza code e stress, fa già sognare.

Però, come sempre, sognare non basta. Servono visione, soldi, ricerca e soprattutto una rete solida. Ed è proprio qui che il Dac ha fatto la differenza, tessendo rapporti tra università, centri di ricerca, piccole imprese e industrie consolidate. Il fatto che tutto questo accada in Campania, una regione spesso raccontata solo per le sue difficoltà, rende la cosa ancora più significativa. È una rivincita silenziosa ma concreta, un esempio di come il Sud possa guidare l’innovazione se ha spazio, fiducia e risorse.

In un momento storico in cui la mobilità è al centro del dibattito mondiale, Diva rappresenta una sfida vera, ma anche una possibilità enorme. Non solo per l’Italia, ma per l’intera Europa. La strada è ancora lunga, certo. Però l’idea ha già preso il volo. E stavolta, letteralmente.

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