Si è parlato spesso del mercato e delle difficoltà che investono il mondo delle quattro ruote: entro 3 anni, qualcosa potrebbe cambiare.
Si è parlato spesso, soprattutto negli ultimi anni, del mercato e delle difficoltà riscontrate dall’automobilismo per quanto riguarda la vendita di automobili nuove.

Il problema principale sono gli aumenti di prezzo, ma non solo; molti dei veicoli prodotti e venduti ultimamente, soprattutto SUV e utilitarie o citycar, non hanno mostrato una particolare differenza nei confronti delle rivali dal punto di vista del design e delle caratteristiche tecniche, elettroniche, meccaniche e informatiche.
Forse, però, entro 3 anni qualcosa potrebbe effettivamente cambiare. A quanto pare, infatti, sarebbero in arrivo 27 nuovi marchi entro 3 anni, pronti a catturare l’attenzione del mercato italiano: scopriamo cosa sta portando ad un cambiamento così netto rispetto al recente passato delle quattro ruote.
Automotive, quanti marchi in arrivo: cosa sta cambiando
Il mercato italiano dell’automobilismo sta per accogliere 27 nuovi marchi entro il 2028, quindi 3 anni a partire da adesso. Il 90% di questi saranno di origine o proprietà cinese, il che serve a farci comprendere l’importanza e la concretezza delle aziende del Paese orientale più importante a livello economico in questo momento. Il New Brand Observatory, si è soffermato proprio sui cambiamenti destinati a investire nei prossimi anni il mercato italiano dell’auto, e a quanto pare i consumatori attuali e futuri non sembrano disdegnare più di tanto questa dinamica creatasi.

Per quanto 27 marchi siano effettivamente tanti, bisogna anche ricordare che tra il 2018 e il 2021 non erano molti di meno: ben 18. E da qui al 2025, se ne aggiungeranno altri 8 fra le ‘giovani promesse’, e saranno ben 43 nei principali mercati europei. Le concessionarie italiane non sembrano subire questa sorta di sovraffollamento operativo, come testimoniato dal fatto che l’attrazione per i nuovi brand è in aumento. Ma queste società quali auto realizzeranno? Sostanzialmente è abbastanza presto per dirlo, ma è probabile che il principale segmento occupato sarà quello dei SUV, in particolare le branchie C e D. A cambiare, però, non è soltanto il mercato, ma anche la distribuzione italiana.
Sono oltre 800 i punti vendita per nuove realtà in Italia, che sotto questo punto di vista pare avere un futuro considerevole lato quattro ruote. Insomma, per quanto riguarda il futuro dell’Italia automobilistica, magari non troveremo nuovi marchi particolarmente interessanti Made in Italy, ma altrettanto certamente ci saranno tante novità nei prossimi anni. Nuove aziende si affacciano al mercato italiano, con l’obiettivo di sorprendere e convincere i clienti italiani. Sperando che l’aumento si limiti all’ingresso nel settore e non lievitino anchei prezzi di vendita.