Auto cinesi in grande crescita in Italia: a quanto ammonta la percentuale di vendite

Le case cinesi crescono e pure rapidamente. I dati preoccupano gli economisti italiani. 

Una recente analisi sul mercato italiano parla chiaro: i marchi cinesi prendono terreno come previsto e lo fanno grazie ad una serie di fattori.

Auto cinesi boom
Ecco le automobili cinesi in numeri – www.AutoMotoriNews.it

L’analisi di Quintegia mette in luce come il mercato italiano si stia preparando a un’ulteriore ondata di innovazione e diversificazione. Si prevede che entro il 2028 entreranno 27 nuovi marchi cinesi, contribuendo a un incremento significativo della varietà di offerta disponibile per i consumatori. A livello europeo, il numero totale di nuovi brand cinesi potrebbe raggiungere 43, evidenziando l’attrazione strategica del mercato italiano per i costruttori emergenti.

È interessante notare che il 49% dei concessionari italiani ha dichiarato di avere un focus strategico sui nuovi marchi, in aumento rispetto al 36% dell’anno precedente. Questo cambiamento di atteggiamento da parte dei rivenditori indica una maggiore disponibilità a integrare nel proprio assortimento veicoli provenienti da produttori emergenti.

L’analisi dei modelli disponibili rivela che i nuovi marchi cinesi stanno focalizzando i loro sforzi sui segmenti a più alta redditività, in particolare le SUV di segmento C e D. Attualmente, sono presenti in Italia circa dieci modelli di SUV, mentre in altri mercati europei si contano almeno quindici modelli. La presenza nei segmenti A e B, tradizionalmente dominati dai marchi italiani, risulta meno significativa. Questo approccio strategico permette ai produttori cinesi di rispondere alla crescente domanda di SUV e crossover, offrendo veicoli tecnologici a prezzi competitivi, rendendo così la loro offerta particolarmente attraente.

Un altro elemento chiave del successo dei marchi cinesi è la crescente popolarità dei motori ibridi, che rispondono alle esigenze di un pubblico sempre più attento alla sostenibilità e all’efficienza energetica. Tuttavia, non è l’unico.

I numeri e il ruolo dei giovani… 

Il mercato automobilistico italiano sta vivendo una trasformazione significativa, con l’emergere di marchi cinesi che stanno rapidamente guadagnando quote sempre più consistenti. Secondo l’ultima ricerca del New Brand Observatory di Quintegia, la quota di mercato delle auto cinesi in Italia ha raggiunto il 5,8% nel primo trimestre del 2025, un notevole incremento rispetto al 3,7% del 2024 e allo 0,4% del 2021. Questo trend indica che, in poco più di quattro anni, la presenza delle case automobilistiche cinesi nel mercato italiano è aumentata di oltre quindici volte.

Chery auto vendite
Quanto hanno venduto? (Chery) -www.AutoMotoriNews.it

Le preferenze di acquisto degli italiani sono in evoluzione, come dimostra l’Automotive Customer Study 2025 di Quintegia. Ben il 44% degli acquirenti italiani è disposto a considerare l’acquisto di un’auto di un marchio emergente, percentuale che cresce sensibilmente tra i giovani della Generazione Z, dove raggiunge il 74%. Questo dato indica un cambiamento culturale significativo, con i giovani consumatori che mostrano una crescente apertura verso marchi meno noti, attratti dalla novità e dalle innovazioni tecnologiche.

Tra i marchi cinesi che hanno già stabilito una presenza significativa in Italia vi sono MG, parte del Gruppo Saic, e i marchi DR, tra cui Evo e Tiger. Altri nomi noti includono BYD, Omoda, e Jaecoo di Chery, oltre a Lynk&Co e Polestar, facenti parte del conglomerato Geely. Anche la Eurasia Motor Company, con il suo marchio EMC, sta guadagnando visibilità. Inoltre, marchi come Leapmotor, in cui Stellantis detiene una quota, e altri gestiti da concessionari come AT Flow di Autotorino, si stanno facendo strada nel mercato.

Questa espansione dei marchi cinesi in Italia non solo riflette la crescente competitività del settore automobilistico globale, ma sottolinea anche l’importanza di un mercato che si sta adattando rapidamente alle nuove dinamiche economiche e alle preferenze dei consumatori.

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