Basta con i motori tradizionali, anche quelli elettrici: la casa Renault ha un asso nella manica per cambiare le cose.
Il futuro dei motori per auto in Europa appare ormai segnato, almeno in quei paesi dell’Eurozona o per i marchi che hanno intenzione di continuare a venderci automobili che dovranno necessariamente adattarsi alle misure anti motori a combustione entro i prossimi dieci anni. L’avvento delle regole europee contro l’inquinamento pare ormai inevitabile.

I marchi produttori di auto europee stanno cercando in ogni modo nuove soluzioni, oltre all’ibrido e all’elettrico, per continuare a produrre automobili che possano costare meno sia al costruttore che al cliente dato che per il momento, salvo pochi marchi cinesi sembra che il costo delle auto elettriche sia destinato a rimanere alto ancora per anni come minimo.
Renault è uno di questi e, tra le altre cose, sta cercando di salvare il salvabile per quanto riguarda i motori termici sperando che questi possano avere spazio in futuro, se le emissioni di questi scendono. Tramite una sua joint venture molto importante la casa francese ha lanciato quello che con tutta probabilità sarà il motore termico del futuro, ora lo vedremo insieme.
Un cavallo…non vapore
Di recente, Renault ha lanciato un progetto chiamato HORSE – letteralmente “cavallo” – finalizzato a lavorare sulla mobilità sostenibile del futuro, con l’obiettivo di produrre un Extended-Range Electric Vehicle o E-REV capace di competere con le automobili cinesi low cost che stanno iniziando ad “invadere” l’Unione Europea. Quale migliore sistema quindi per raggiungere questo risultato che allearsi proprio con un colosso cinese?

Nata da una joint venture con Geely, colosso che controlla MG tra gli altri, HORSE ha già dato i suoi frutti, anche se incredibilmente, è un motore tradizionale del futuro il prodotto che è uscito per primo da questa unione inconsueta. Stando alle specifiche sul progetto M920 infatti, la casa ha sviluppato quello che potrebbe diventare a certe condizioni un motore decisamente intrigante.
Il futuro dei biocarburanti è in forse, con molti paesi europei tra cui Italia, Germania e Francia che spingono affinché l’UE approvi il loro utilizzo anche dopo il 2035 ma nel frattempo, Renault con il progetto M920 ha realizzato quello che potrebbe essere il primo motore di nuova generazione a combustione interna alimentato a biodiesel. Sebbene le specifiche sul progetto sembri molto tradizionale – è un due litri da 138 kilowatt per 300 nm di coppia a quattro cilindri, potrebbe porre le basi per un futuro rivoluzionario più dell’elettrico, se l’UE cedesse alle richieste sui biocarburanti. Aspettiamo e vedremo.