La gara di Monaco ha fatto davvero imbufalire Max Verstappen. Chissà se c’è anche questo, alla base del suo possibile addio a Red Bull profetizzato da un uomo che lo conosce bene.
Avreste mai pensato di vedere Max Verstappen faticare per arrivare a podio? La stagione corrente di Formula Uno è stata una gradita sorpresa per i fans di McLaren ma sta diventando una vera delusione un po’ per i tifosi di tutte le altre squadre, Red Bull inclusa. Se Tsunoda è completamente fuori dal discorso podio, non è che Max Verstappen se la stia cavando poi tanto meglio.

Si, Max grazie al suo talento cristallino e all’esperienza che sembra quella di un veterano con trent’anni di esperienza nel mondo delle corse è sempre riuscito ad arrivare almeno tra i primi quattro, nelle ultime gare. Ma l’arrivo fuori dal podio a Monaco, pista che notoriamente a Max non piace molto, lo ha lasciato molto deluso, amareggiato e forse dubbioso nei confronti della sua monoposto.
“Correre così è impossibile. Sembra Mario Kart, mi chiedo se avremmo dovuto lanciare banane per la pista”, è stato il commento ironico e risentito del pilota ai microfoni della stampa finita la gara che lo ha visto arrivare fuori dai primi tre. Verstappen non sta vivendo la sua migliore stagione in Red Bull: ed un team rivale è già pronto ad approfittarsene.
Si torna dove si è stati bene
Una persona che a Red Bull ha voltato le spalle ormai da un pezzo è il geniale progettista Adrian Newey, ritenuto da molti una delle grandi menti dietro i successi di Red Bull ed il suo strapotere nel campo della Formula Uno degli ultimi anni. Newey ha chiuso un capitolo con Milton Keynes per aprirne un altro con il team inglese Aston Martin che sta investendo in modo estremamente massiccio per un futuro coronato da almeno un titolo ufficiale.

Inutile dire chi Newey vorrebbe come pilota nella sua squadra. All’inevitabile domanda sulla possibilità che il pluricampione, dopo Alonso, diventi uno dei primi piloti titolati a salire su una monoposto verde, il progettista ha risposto in modo furbo ma forse, anche profetico: “Se vogliamo che Max venga in Aston Martin ci servirà una macchina davvero veloce”.
Il progettista ha le idee chiare e conosce la mentalità dell’olandese: “E’ un’equazione semplice. Max vuole la macchina più veloce perché corre per vincere”. A queste dichiarazioni, fanno eco quelle che lo stesso Verstappen aveva rilasciato alla stampa qualche settimana fa: “Se si potesse sapere a priori qual è l’auto più veloce in griglia, penso che tutti cambierebbero squadra ogni anno”. Insomma, il sogno Max – Aston Martin non è impossibile. Basta solo che la squadra metta in campo un’automobile stellare. Cosa che finora, di fatto, non ha mai proposto.