Non solo Piemonte, ecco le regioni e i comuni che vieteranno la circolazione delle auto diesel Euro 5

Allarme per i possessori di auto diesel in questi territori. Se non guidi un’auto ecologica, sei fregato! 

Con l’approssimarsi dell’autunno, si profila un futuro incerto per i possessori di auto diesel Euro 5 in Italia. Diverse regioni e comuni stanno attuando misure restrittive per limitare la circolazione di questi veicoli, a causa della crescente necessità di migliorare la qualità dell’aria e ridurre l’inquinamento atmosferico.

Smog addio diesel
Addio al diesel, ecco i territori coinvolti – www.AutoMotoriNews.it

La decisione di adottare queste misure è stata influenzata da una serie di fattori, tra cui le normative europee e le crescenti preoccupazioni riguardo alla salute pubblica. Secondo un rapporto dell’Aci, al 31 dicembre 2023, in Italia circolavano oltre 3,7 milioni di veicoli diesel Euro 5, un numero significativo che testimonia quanto questa misura possa colpire la mobilità di molti cittadini. Il passaggio a un’auto più ecologica, come una vettura ibrida o elettrica, è una soluzione che, sebbene auspicabile, comporta costi non indifferenti e potrebbe non essere alla portata di tutti.

A Roma, il provvedimento prevede che, dal 1° novembre 2025 fino al 30 marzo 2026, nella cosiddetta “fascia verde” della città, siano vietate le vetture diesel Euro 5 e quelle a benzina fino a Euro 2. Questa fascia non comprende solo il centro, ma si estende anche a una parte significativa della periferia. Attualmente, in questa area, sono già in vigore divieti per le auto GPL, metano e benzina Euro 2, nonché per i diesel Euro 3. La discussione su eventuali proroghe per il divieto delle Euro 4, già rinviato in passato, lascia aperta la possibilità che si possano verificare ulteriori slittamenti anche per le Euro 5. Ma la Capitale non è il solo luogo dove assisteremo ad una stretta.

Dalla Capitale al nord, i territori interessati dalle limitazioni 

Questo divieto, che inizierà a partire dal 1° ottobre 2025, coinvolgerà non solo il Piemonte, ma anche altre aree del Paese, tra cui la Lombardia, l’Emilia-Romagna, il Veneto e la Capitale, Roma.

Diesel carburante addio
Addio all’Euro 5 Diesel – www.AutoMotoriNews.it

In Piemonte, la delibera regionale approvata nel dicembre 2023 stabilisce che dal 1° ottobre 2025 fino al 15 aprile 2026, e ogni anno dal 15 settembre al 15 aprile, le auto diesel Euro 5 non potranno circolare nei comuni con più di 30.000 abitanti. Tra questi, spiccano Torino, Novara e Alessandria. Le restrizioni saranno valide dal lunedì al venerdì, dalle 8:30 alle 18:30. Tuttavia, al momento, non sono stati ancora definiti i dettagli operativi per l’applicazione di questa norma, e i cittadini sperano in un ulteriore rinvio simile a quello già avvenuto nel 2023.

La Lombardia segue un percorso analogo, con comuni interessati dal divieto come Varese, Lecco e Vigevano, con restrizioni attive tutto l’anno, dal lunedì al venerdì, dalle 7:30 alle 19:30. In Emilia-Romagna, le limitazioni riguarderanno i comuni di pianura con oltre 30.000 abitanti, e saranno in vigore dalle 8:30 alle 18:30 dal 1° ottobre al 31 marzo. Anche il Veneto ha annunciato misure simili, sebbene i dettagli siano ancora in fase di definizione.

Le conseguenze sui guidatori italiani 

Per gli automobilisti, la prospettiva di dover lasciare a casa la propria auto o di investire in un veicolo nuovo può risultare pesante. Una possibile alternativa è il sistema “Move-in”, già operativo nelle regioni interessate, che consente ai proprietari di auto inquinanti di percorrere un numero limitato di chilometri annui nelle aree soggette a restrizioni. Questo sistema prevede un monitoraggio tramite una black box con localizzatore GPS, ma pone il problema di dover controllare costantemente il chilometraggio.

Con l’avvicinarsi delle date stabilite, resta da vedere come i diversi comuni e regioni gestiranno l’applicazione di queste norme e come gli automobilisti si adatteranno a questa nuova realtà. Mentre il dibattito si intensifica, i cittadini continuano a sperare in soluzioni praticabili che possano alleviare il peso di queste restrizioni, mantenendo al contempo un occhio attento alla salute ambientale.

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