Assurdo ma vero, Bagnaia ha “abbandonato” le due ruote. Nonostante questo non riesce a stare lontano dall’Italia!
Francesco Bagnaia meglio noto come “Pecco”, il suo nome d’arte da campione è uno dei piloti italiani più promettenti del mondo del motociclismo. Nonostante la giovane età, il pilota ha già conquistato due titoli mondiali e, forse, se non fosse stato per un feeling non proprio da manuale con la Ducati di quest’anno e due Marquez in forma smagliante, avrebbe già fatto passi da gigante per conquistare il terzo.

Ora come ora, molti cronisti del settore – ci teniamo a specificarlo, sono solo speculazioni mai confermate dal team e dal pilota – immaginano anche che se le cose continuano così, dopo il titolo non difeso contro Jorge Martin l’anno scorso e la furia dei Marquez di quest’anno, Bagnaia potrebbe marciare verso altri lidi. La sirena di Honda Repsol che ha non tanto velatamente mostrato il suo interesse per il campione italiano è molto forte.
Ma in realtà in questi giorni, Bagnaia ha mostrato un lato di se che non conoscevamo. Ecco che ha deciso di accantonare del tutto la sua motocicletta e di salire su un veicolo che di ruote ne ha quattro, sempre italiano, sempre eccitante come poche cose costruite dall’uomo, ma ben diversa come impostazione ed alimentazione; vediamo il suo “exploit” con una italiana da sogno!
Bagnaia “tradisce” Ducati, la scappatella con Sant’Agata
Francesco Bagnaia ha avuto la possibilità di provare in anteprima l’ultimo bolide della casa italiana Lamborghini: si tratta di un mostro chiamato Lamborghini Temerario. Se questa vettura non si discosta tanto dai modelli precedenti sotto il profilo stilistico va detto che ciò che cela sotto il cofano è ben diverso da qualsiasi altra Lambo del passato! E Bagnaia se n’è accorto subito.

La Temerario avrà un motore ibrido, una vera rivoluzione per Sant’Agata, combinando un V8 Biturbo con tre motori elettrici per una potenza complessiva di 920 cavalli che permette alla vettura di scattare da 0 a 100 in meno di tre secondi netti. Specifiche da urlo anche per una casa che ci ha abituato a velocità di questo tipo. Ma cosa ne pensa un pilota professionista di un mezzo del genere?
Secondo Bagnaia il fatto che il Biturbo della vettura sia in grado di girare come niente a diecimila giri è la cosa più impressionante di tutte: “Non mi era mai capitato di sentire una cosa del genere, sembra quasi di non guidare una macchina turbo ma un aspirato con un’erogazione più performante”, le sue parole. Bagnaia rincara la dose, dicendo che l’auto è facile da guidare – almeno per un pilota! – e che il suo commento finale è il seguente: “E’ da paura!”.