Come una piccola discordia tra la casa italiana – ed Enzo Ferrari! – ha dato vita ad un’icona degli anni ottanta.
Negli annali della storia automobilistica, il nome di Enzo Ferrari spicca come uno dei più influenti innovatori e imprenditori del XX secolo. La sua visione non si limitava solo a costruire auto da corsa, ma abbracciava un concetto più ampio, un’idea di prestigio e passione che ha permeato ogni aspetto della sua vita e della sua azienda.
Tra i tanti aneddoti che circondano la sua figura, uno in particolare si distingue per la sua audacia e la sua capacità di trasformare una situazione potenzialmente negativa in un’opportunità di marketing straordinaria: la storia della Ferrari Testarossa e la serie cult Miami Vice.

Negli anni ’80, l’industria automobilistica e quella cinematografica si trovavano a un crocevia interessante. Le auto non erano più solo mezzi di trasporto, ma simboli di status e potere, e le case automobilistiche cercavano di sfruttare il potere della televisione per raggiungere un pubblico più vasto. L’idea di inserire auto di lusso in produzioni televisive era già in atto, ma pochi sapevano che Enzo Ferrari avrebbe preso una posizione così decisa in questo campo.
Nel 1984, quando Miami Vice stava per debuttare, i produttori decisero di utilizzare una replica della leggendaria Ferrari Daytona Spider 365 GTS/4 per il personaggio di James “Sonny” Crockett. La scelta di una replica, costruita su una base Corvette, scatenò l’ira di Enzo Ferrari, che non tollerava l’idea di vedere il suo nome associato a una copia di un’auto così iconica. Ma la sua reazione fu intelligente…e molto studiata!
Un dono inatteso
Da uomo di marketing astuto, comprese immediatamente il potenziale che una vera Ferrari avrebbe avuto in una serie televisiva popolare, capendo che l’esposizione rappresentava una grande opportunità per il suo marchio. “Vi mando io due auto per le riprese”, avrebbe dichiarato Ferrari, dopo aver chiesto la distruzione della replica. Questa mossa non solo evidenziava il suo attaccamento emotivo alle sue creazioni, ma anche una strategia brillante per far brillare il marchio Ferrari in un contesto globale.

Nel 1985, due splendide Ferrari Testarossa, scelte appositamente nel colore bianco per la loro visibilità notturna, furono inviate a Miami. La Testarossa, lanciata sul mercato solo pochi mesi prima, era già diventata un simbolo di lusso e potenza. Grazie alla sua linea distintiva e al motore V12, questa auto rappresentava il culmine della tecnologia automobilistica dell’epoca. Gli spettatori, sedotti dal fascino della Testarossa, iniziarono a desiderare questa vettura come simbolo di status, amplificando così la sua notorietà.
La serie Miami Vice non era solo un programma televisivo; era un fenomeno culturale che influenzava moda, musica e stile di vita. La Testarossa divenne il fulcro di questo mondo patinato e sfarzoso, apparendo in scene iconiche che rimasero impresse nella memoria collettiva degli spettatori. La sua presenza contribuì a solidificare l’immagine della Ferrari negli Stati Uniti, un mercato cruciale che Enzo Ferrari stava cercando di conquistare.