Ti ricordi questo marchio? Altroché Dacia, loro si che producevano auto che costavano due soldi.
In un periodo storico in cui il costo delle auto non fa che salire, da un paese dell’est Europa arriva un marchio che esisteva già negli anni novanta. Ha prodotto per tanto tempo modelli che sono sbarcati perfino negli USA e in occidente ma che da tanti anni, non si trovano più sul mercato. Erano il top della gamma? Non proprio. Ci sono mancati? Assolutamente si.
La nuova vettura con cui il marchio tornerà in campo si propone come un’auto low-cost ma dal carattere sportivo, un connubio che mira a superare pregiudizi e limiti del passato. L’obiettivo è chiaro: offrire un modello accessibile ma con anima, privo di inutili complicazioni tecnologiche e focalizzato sulla sostanza. Il debutto del prototipo definitivo è previsto per l’Expo di Belgrado del 2027, con l’avvio della produzione nello stesso anno.
Sul fronte delle motorizzazioni, la casa produttrice adotterà inizialmente propulsori a benzina, sia aspirati che turbo, con la prospettiva di ampliare successivamente la gamma con una variante elettrica, coerente con la crescente attenzione europea verso la mobilità sostenibile. La trasmissione sarà disponibile sia in versione manuale che automatica, mentre una versione sportiva ad alte prestazioni, un tempo impensabile, è oggi considerata una possibilità concreta, pronta a catturare l’interesse degli appassionati.
Sfida alle regine del segmento B
Dalla storia automobilistica dell’Europa dell’Est emerge un ritorno tanto atteso: il rilancio del marchio Yugo, simbolo di un’epoca passata ma con un futuro tutto da scrivere. Dopo decenni di assenza dal mercato, la storica casa automobilistica jugoslava si prepara a tornare sulle strade con un modello compatto dal design deciso, pronto a sfidare le protagoniste del segmento B come Volkswagen Polo e Renault Clio.
Il marchio Yugo è stato per anni sinonimo di semplicità e pragmatismo, incarnando un’auto spartana – la famosa 45 – che ha accompagnato generazioni in un contesto storico segnato da austerità e poche alternative su quattro ruote. Dopo un lungo silenzio, il 2025 segna il ritorno con un progetto che non vuole solo richiamare la nostalgia, ma proporre un’auto concreta, funzionale e con una personalità ben definita.
Il concept, firmato dal designer serbo Darko Marčeta sotto la supervisione del professor Aleksandar Bjelić – attuale proprietario dei diritti del marchio – presenta una compatta a due porte dalle linee squadrate, che si rifanno alle proporzioni tipiche di modelli storici come la Fiat 127 e la Fiat 128. Il risultato è un veicolo che unisce la semplicità estetica degli anni ’70 con dettagli moderni, offrendo un’identità stilistica netta in un mercato dominato da SUV voluminosi e design omologati.
Il ritorno di Yugo avviene in un mercato altamente competitivo, dominato da modelli consolidati come la Citroën C3, la Renault Clio e la Volkswagen Polo. Tuttavia, il marchio conta di ritagliarsi uno spazio offrendo un’alternativa autentica e minimalista: un veicolo compatto, agile e privo di fronzoli tecnologici inutili, pensato per chi desidera un’auto funzionale e accessibile.
In un’epoca in cui le auto tendono a diventare sempre più complesse, con sistemi di infotainment e dotazioni superflue, Yugo punta sull’essenzialità e sull’identità marcata, valori che potrebbero attrarre una nicchia di mercato desiderosa di semplicità e concretezza. Il progetto, nato dall’intento di ridare vita a un marchio storico, si presenta come un’alternativa fresca e coraggiosa nel panorama europeo delle auto compatte.
