Maserati non sta attraversando un momento particolarmente felice, e proprio per questa ragione economicamente è a rischio.
Maserati non sta attraversando un momento semplice nel corso della sua storia. Le difficoltà economica e di produzione dell’azienda italiana è sotto gli occhi di tutti da tempo, purtroppo, e la soluzione non è così semplice da parte di Stellantis, che ha molte aziende a cui pensare e forse il lavoro da fare in casa Maserati è davvero impegnativo.

Certo, con la nomina del nuovo CEO forse qualcosa può cambiare, ma non solo. Per salvare Maserati, comunque, forse è possibile agire in un modo davvero geniale, che può cambiare il recente passato e l’immediato futuro di uno dei marchi più amati, apprezzati e famosi dell’intera storia dell’automobilismo italiano.
Ma quale sarebbe questa idea assolutamente valida? Nelle prossime righe cercheremo di capirlo: c’entra un altro marcio storico nostrano.
Maserati, un modo per salvarla ci sarebbe: ecco quale
Le ultime indiscrezioni vorrebbero una fusione strategica tra Maserati e Alfa Romeo. Il motivo è semplice, Stellantis vuole preservare due dei marchi più importanti della storia dell’automobilismo italiano, con il comune denominatore che deve essere l’utilizzo intelligente delle risorse in comune. Nella pratica, in cosa consiste tutto questo? Il motore, innanzitutto. Il V6 Nettuno della Maserati è una evoluzione del propulsore dell’Alfa Romeo utilizzato sulla Giulia e sulla Stelvio Quadrifoglio.

Magari le due aziende potrebbero sviluppare un ibrido comune, in modo tale da soddisfare gli standard futuri e fornire prestazioni all’altezza delle aspettative di qualsiasi cliente. Un grande problema potrebbe essere quello della piattaforma condivisa. Maserati non potrebbe avere un motore meno potente di Alfa Romeo, considerando l’immagine del brand in questione. Tuttavia, sarebbe possibile adattare la piattaforma STLA Large, magari sviluppandola ulteriormente o utilizzando tutta un’altra versione.
E poi c’è il nodo legato alla produzione; invece che produrre la Maserati a Cassino, potrebbero venire realizzate le auto della società direttamente nello stabilimento di Modena. In questo modo, Maserati tornerebbe alle origini e si unirebbe a una delle aziende italiane più celebri e blasonate di sempre. Un connubio che può funzionare e anche dare nuova linfa a un brand sempre più appannato.
È qui che le cose si complicano. Oggi le Maserati Granturismo, Grancabrio e Grecale utilizzano un’evoluzione della piattaforma Giorgio, denominata Giorgio 1.5, che può ospitare sia motori a combustione interna sia 100 motori elettrici %.
Al contrario, le future Alfa Romeo Giulia e Stelvio dovevano essere basate sulla piattaforma STLA Large LP3, che è compatibile solo con 100 motori elettrici %…