Problemi gravi per una professione a molto famosa, sta andando tutto a rotoli. Cosa si può fare per salvarla?
Negli ultimi anni, si è parlato molto di come l’AI ma soprattutto l’evoluzione tecnologica del mondo delle automobili stiano proiettando il mondo in un futuro dove molte professioni, purtroppo, comprese quelle storiche o comunque esistenti dagli albori del mondo del motorsport cesseranno quasi del tutto di esistere. O comunque, andranno in una profonda crisi.

Tra le professioni che sembravano maggiormente a rischio, ci sono quelle che possono essere completamente automatizzate o, come in una versione dispotica di Tempi Moderni di Charlie Chaplin anche quelle legate all’assemblaggio in catena di montaggio delle auto. Non è impossibile immaginare una schiera di Teslabot che non si devono mai fermare per mangiare o fare bisogni che assemblano auto 24/7, senza praticamente una sosta.
In realtà però, per ragioni ben diverse e stando ai dati diffusi nel nostro paese, c’è una categoria su tutte legata al mondo dell’auto e che lavora in questo campo da sempre che sta soffrendo tantissimo negli ultimi anni. Il rischio che queste persone possano trovarsi letteralmente senza un lavoro da un giorno all’altro è concreto quanto drammatico e l’allarme non si può ignorare.
Sono in crisi, questi professionisti corrono ai ripari!
Nel nostro paese, un obbligo spesso sottovalutato dai guidatori di auto è quello di effettuare una Revisione periodica del proprio veicolo, una tappa fondamentale che inizialmente si affronta ogni quattro anni ma successivamente, va svolta ogni due anni da un professionista autorizzato. Ecco, proprio questi professionisti sono a rischio secondo la ANARA Confartigianato, ente che protegge gli interessi di questi lavoratori nel nostro paese.

Secondo Vincenzo Ciliberti, Presidente della ANARA stessa, i revisori che sono ordinati in circa 9mila imprese in tutto il paese, molte delle quali a conduzione familiare e composte da pochi dipendenti, sarebbero in una fase di crisi con una marginalità di profitti molto bassa, tanta disorganizzazione ed una regolamentazione dei costi per rendere equa la concorrenza mai davvero implementata dal Governo.
I revisori fanno altresì i conti con tariffe molto alte e hanno richiesto quindi tramite l’ANARA un tavolo di incontro con le autorità, così che chi di dovere possa trovare un modo per ridurre la crisi che minaccia di colpire il settore. Ancora una volta, prima delle AI, la vera minaccia per un lavoro si rivela la solita. La crisi che tocca tutti i settori dell’automotive, nessuno escluso.