Ancora un incidente mortale sulle strade italiane: questa volta, la vittima è ben nota. Il giro con gli amici si è trasformato in tragedia.
Nonostante la lotta continua che i governi europei, con quello italiano in prima fila al punto da aver inserito il tema della sicurezza stradale nel discorso di insediamento e di aver promulgato le modifiche del Nuovo Codice della Strada tramite il MIMIT del Ministro Salvini, continua a condurre, queste tragiche fatalità continuano ad essere comuni. Forse troppo.

Lo scorso anno in tutta l’Unione Europa sarebbero morte circa 19.800 persone per incidenti in moto o auto con questa che rimane una delle cause di morte non naturali più diffuse nel mondo occidentale. Le tecnologie migliorano, solo quest’anno gli ADAS o sistemi di sicurezza automatizzati sulle auto circolanti nell’UE sono stati implementati e migliorati. Non sembra però che basti.
Le cause possono essere le più svariate: dalla disattenzione e comportamenti incompatibili con la guida sicura passando per strade con scarsa visibilità fino alla tragedia di una fatalità imprevedibile. Proprio quest’ultimo caso sembra essere stato alla base di una tragedia che ha sconvolto un comune italiano in cui un noto cittadino ha perso la vita in queste ore.
Morto in moto, una comunità in lutto
Quest’oggi intorno all’ora di pranzo si è consumato l’ennesimo incidente fatale in motocicletta che ha insanguinato le strade del nostro paese. La vittima è il 55enne Giorgio Chieribicco, presidente della Sanitars, una nota azienda di Flero, comune lombardo non lontano da Brescia che conta oltre 8mila anime; la Sanitars è una delle aziende più note dell’area e produce materiali legati al benessere ed al cotone per rimuovere il trucco.

Stando alle ricostruzioni degli agenti, l’uomo era impegnato in un giro in moto con gli amici, una sua passione che purtroppo si è trasformata in tragedia sul Sentiero dei Laghi, una strada molto impegnativa che si inerpica salendo per 1.700 metri sopra il livello del mare. Una sbandata avrebbe improvvisamente fatto perdere a Chieribicco il controllo della sua moto.
Il volo di cento metri ha reso inutile perfino il casco che l’uomo sembra aver regolarmente indossato ed allacciato, escludendo la pista di un errore umano. Forse, alla base del dramma, il sentiero sconnesso che anche in condizioni ottimali di visibilità come quelle che erano state riscontrate ieri può presentare numerose insidie. Il comune di Flero è in lutto, così come l’azienda dell’uomo e tutti i membri che ne fanno parte.