Ti sei mai chiesto se esiste un metodo infallibile per fermare un’auto in fuga? La polizia americana lo conosce e lo usa abitualmente, eccolo.
Gli inseguimenti ad alta velocità sono un rischio enorme per tutti: gli agenti che sono obbligati a mettersi in coda ad un veicolo, rubato o meno che sia, che corre in un centro abitato alla massima velocità cercando di sfuggirgli rischiano la vita. Gli stessi malviventi che evitano il posto di blocco possono perdere la vita. In più, forse questa è la cosa più ingiusta ed assurda di un inseguimento, cittadini innocenti che non hanno fatto nulla se non passare nel posto sbagliato possono rimanere investiti durante questi confronti…
In Italia purtroppo conosciamo bene le conseguenze di un inseguimento ad alta velocità in cui gli agenti devono in qualche modo fermare un altro veicolo prima che faccia danni o gli sfugga: il caso di Ramy a Milano in cui un sospetto è rimasto ucciso in uno di quelli che gli americani chiamano “pursuit” è solo l’ultimo che getta una luce allarmante su questi episodi.
Ma esiste un sistema sicuro sia per gli agenti che per i sospettati oltre che per i passanti per portare a termine l’arresto di una persona che decide di scappare a bordo di un veicolo da un controllo o da una pattuglia? Teoricamente parlando si, la cosa più incredibile è che era una soluzione semplicissima a cui nessuno aveva mai pensato prima.
La rete che ferma chiunque…
Arriva dalla contea di Douglas County in Colorado ed è un’invenzione che potrebbe cambiare per sempre gli inseguimenti. Se fino ad oggi la Polizia Americana che ha una reputazione piuttosto violenta in merito al modo di operare i fermi in auto ha adoperato la famosa manovra PIT che prevede un vero e proprio svernamento per fermare un’auto sospetta, ora potrà fare diversamente.
Nel video qui sotto potete ammirare il Grappler, un componente sperimentale che la polizia del Colorado sta testando in azione, fermare un’auto. Si tratta di una sorta di rete molto simile a quella che alcuni dei Gladiatori usavano nelle arene che si incastra tra le ruote di un’automobile, obbligandola allo stop. La vettura, con la rete tra le gomme, perde aderenza e va inevitabilmente a fermarsi al lato della strada.
Certo, se usata su una motocicletta questa attrezzatura potrebbe finire per ferire molto gravemente un sospetto. Tuttavia, siamo ancora agli inizi dei test su strada, senza contare che è comunque meglio cadere da una moto piuttosto che essere colpiti direttamente da un’auto a 100 chilometri orari in corsa. Una tecnologia interessante che presto, potremo ammirare anche sulle strade europee. O almeno speriamo.
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