Dazi USA, le supercar non sono immuni: Italia fra le più danneggiate

I dazi di Donald Trump fanno vittime eccellenti. Anche in Italia, guarda come sono ridotti i produttori di supercar. 

La politica molto incentrata sul mettere l’economia dell’enorme paese al primo piano, anche a costo di danneggiare gli stati un tempo alleati dal punto di vista economico, del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump continua a mettere in crisi i grandi esportatori europei, inclusi quelli italiani che hanno negli USA un mercato ampio su cui inviare i propri prodotti.

Donald Trump dazi
I dazi hanno rovinato tutto – www.AutoMotoriNews.it

La questione dei dazi resta aperta e possiamo valutare ciò che sta accadendo in queste ore come un vero e proprio tira e molla tra il colosso americano e le aziende europee con i governi dei paesi in cui queste operano che dovranno fare del loro meglio per trovare un’intesa con il presidente americano. Nel frattempo però, le previsioni degli economisti sono fosche.

Infatti, i costruttori di automobili sono tra gli esportatori di beni negli States più preoccupati di fronte alla possibilità che i dazi raggiungano il 30% su alcuni materiali e prodotti. Certo che anche il 15% che l’Europa sta patteggiando non sarebbe una prospettiva poi tanto migliore. Cosa si può fare? E chi è che ci perderebbe maggiormente?

Supercar in crisi: Trump li ha messi in ginocchio

Uno dei prodotti italiani più amati negli States sono le supercar al punto che perfino Trump, alla faccia della sua politica isolazionista e protezionista, negli anni novanta girava a bordo di una bellissima Lambo Diablo fiammante. I suoi concittadini però potrebbero doverne fare a meno, se i dazi continueranno a salire. Proprio così, parliamo del settore dell’automotive più colpito dai provvedimenti economici.

Auto supercar vendite
Vendite in calo per le supercar, allarme in Italia – www.AutoMotoriNews.it

I potenziali acquirenti di prodotti di questo genere, spaventati dai dazi e da eventuali tasse che potrebbero arrivare in futuro, hanno già cominciato ad andarci cauti con gli ordini: parliamo di pochi individui, certo, ma che sono pronti a sborsare fino ad un milione di euro per una Ferrari o una Lamborghini – per la cronaca, il marchio di Sant’Agata è l’unico assieme a McLaren che non ha ancora subito una flessione negli ordini – e che costituiscono una grande fonte di introiti per i brand di lusso sportivi.

Stando ad un rapporto stilato da Automotive News infatti già solo la minaccia dei dazi è bastata ad affossare pesantemente realtà come Rolls Royce, Ferrari, Aston Martin e sopratutto Maserati – che già non se la passa bene – che ha visto calare i suoi ordini del 41% dagli Stati Uniti. Un vero disastro. Stando all’analisi, non mancano anche clienti che, preoccupati di quanto i dazi potrebbero salire nel tempo in cui attendono queste supercar, hanno cancellato gli ordini temendo che il prezzo possa aumentare. Insomma, se l’obiettivo di Trump era indebolire l’automotive europeo, complimenti: ci sta riuscendo.

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