Prosegue con decisione l’espansione della rete di punti di ricarica per veicoli elettrici sulle autostrade italiane.
Prosegue con decisione l’espansione della rete di punti di ricarica per veicoli elettrici sulle autostrade italiane, confermando l’impegno del Paese verso la mobilità sostenibile e l’elettrificazione del trasporto su strada.

L’ultimo rapporto di Motus-E, aggiornato al 30 giugno 2025, evidenzia un significativo incremento delle infrastrutture dedicate alla ricarica, sia in termini numerici che di potenza disponibile.
Crescita significativa dei punti di ricarica in autostrada
Secondo i dati ufficiali, le colonnine di ricarica installate sulle autostrade italiane sono salite a quota 1.159, con ulteriori 49 punti in fase di attivazione. Si tratta di un aumento notevole rispetto ai 963 punti censiti un anno fa e ai 657 di due anni fa, che testimonia un’accelerazione nell’adozione di tecnologie per la mobilità elettrica lungo la rete autostradale.
Di particolare rilievo è la qualità delle infrastrutture installate: l’85% delle colonnine è di tipo veloce in corrente continua (DC Fast Charging), una tecnologia fondamentale per ridurre i tempi di ricarica e rendere più agevole il viaggio elettrico su lunghe distanze. Inoltre, il 62% di questi punti dispone di una potenza superiore ai 150 kW, parametro che consente di ricaricare veicoli con batterie di grande capacità in tempi molto contenuti.
Questo sviluppo infrastrutturale ha permesso di raggiungere una copertura significativa: il 45% delle aree di servizio sulla grande viabilità dispone oggi di almeno una colonnina di ricarica, un dato che garantisce una maggiore tranquillità agli automobilisti elettrici e favorisce la diffusione dei veicoli a zero emissioni.

Oltre ai punti di ricarica presenti direttamente sulle autostrade, il report Motus-E sottolinea l’importanza delle infrastrutture situate nelle immediate vicinanze delle uscite autostradali. Entro un raggio di tre chilometri dalle uscite, sono infatti disponibili ulteriori 2.527 punti di ricarica, una rete che integra e potenzia l’offerta per gli utenti.
Anche in questo caso, la maggior parte delle prese (59%) è di tipo rapido, mentre il 41% è caratterizzato da potenze superiori ai 150 kW. Questa strategia consente di creare un sistema di ricarica capillare e funzionale, che supporta il traffico elettrico sia nei brevi spostamenti che durante i viaggi più lunghi.
Se si considera l’intero territorio nazionale e tutte le tipologie di strada, il numero totale delle prese di ricarica pubbliche installate raggiunge oggi quota 67.561, con un incremento di 10.569 unità rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo dato sottolinea un trend di crescita costante e robusto, che interessa non solo l’autostrada ma anche le strade urbane ed extraurbane.
L’espansione delle infrastrutture di ricarica rappresenta un fattore chiave per favorire la transizione verso una mobilità più sostenibile, in linea con gli obiettivi europei di riduzione delle emissioni di CO2 e di diffusione di veicoli elettrici. Grazie a questo sviluppo, l’Italia si posiziona tra i Paesi più attivi nella realizzazione di una rete efficiente e capillare, in grado di supportare l’aumento costante del parco circolante di auto elettriche.