Perché molte auto elettriche accelerano più forte delle auto a benzina: la spiegazione tecnica

Le auto elettriche superano le benzina in accelerazione e rapporto qualità-prezzo, ma la diffusione in Italia resta frenata

Il confronto tra auto elettriche e auto a benzina in termini di prestazioni è ormai un tema centrale nel dibattito sull’automobilismo moderno e la mobilità sostenibile. Grazie all’assenza di ritardi meccanici e alla coppia massima immediatamente disponibile, le BEV (Battery Electric Vehicles) si dimostrano sistematicamente più rapide nelle accelerazioni rispetto ai veicoli tradizionali a combustione interna.

Uno studio recente della società britannica Gridserve, specializzata in mobilità elettrica e fonti rinnovabili, ha quantificato questa superiorità in modo dettagliato, evidenziando anche le prospettive future del mercato.

Prestazioni accelerative: l’elettrico domina

Lo studio di Gridserve ha raccolto e analizzato i dati di decine di modelli elettrici e termici ad alte prestazioni, rivelando che la media del tempo da 0 a 100 km/h delle auto elettriche è di appena 4,4 secondi. Questa performance supera quella del 63% dei veicoli ad alte prestazioni a benzina oggi presenti sul mercato.

Un esempio emblematico è la Tesla Model S Plaid, una berlina di lusso di quasi 5 metri, capace di scattare da 0 a 100 km/h in soli 2 secondi, battendo in accelerazione molte hypercar tradizionali. Ma non solo le top di gamma, anche modelli più accessibili come la Tesla Model 3 Performance si distinguono per il loro rapporto qualità-prezzo. Secondo Gridserve, questa vettura supera il 90% delle auto a benzina ad alte prestazioni, con un costo inferiore di circa 300.000 euro rispetto a una hypercar con prestazioni analoghe.

Anche le elettriche meno potenti restano più veloci di circa il 40% dei modelli termici attualmente in commercio. La possibilità di avere un’auto elettrica performante a prezzi relativamente contenuti rappresenta un elemento di rottura rispetto al passato, quando per ottenere prestazioni analoghe era necessario investire in costosi modelli sportivi esclusivi.

Gridserve ha inoltre tracciato un quadro storico dell’accelerazione delle auto a combustione, evidenziando come ci siano voluti decenni per raggiungere risultati che oggi l’elettrico migliora già in pochi anni. Intorno al 1900, le auto termiche più veloci impiegavano meno di 8 secondi per passare da 0 a 100 km/h; solo quattro decenni dopo questo tempo si era abbassato, ma la soglia di 4 secondi è stata raggiunta solo molto più tardi. Attualmente, la media delle auto termiche ad alte prestazioni si attesta intorno ai 3,8 secondi.

Nel frattempo, la media delle auto elettriche si è rapidamente ridotta da 5,7 secondi a 4,4 secondi in tempi brevissimi. Le stime di Gridserve indicano che entro il 2030 le elettriche sotto i 100.000 euro potranno accelerare da 0 a 100 in circa 3,1 secondi, mentre le termiche ad alte prestazioni non scenderanno sotto i 3,6 secondi.

Nonostante la superiorità tecnica delle auto elettriche, in Italia il mercato fatica ancora a decollare. Le ragioni principali sono legate a incentivi statali molto più bassi rispetto alla media europea e alla scarsa diffusione delle infrastrutture di ricarica. Mentre in Cina e negli Stati Uniti le vendite di veicoli elettrici sono in rapida crescita, in Italia le immatricolazioni rappresentano ancora una quota marginale del totale.

L’espansione infrastrutturale è essenziale per superare uno degli ostacoli più grandi alla diffusione delle auto elettriche: la preoccupazione per la carenza di colonnine e per i tempi di ricarica. A ciò si aggiunge la necessità di un incremento consistente della produzione di energia, idealmente da fonti rinnovabili, per soddisfare la domanda crescente senza aumentare le emissioni.