PROBLEMA FRODI
Il guaio vero sono le truffe: nel 2009, oltre 83.000 in Italia, in crescita dell’9% sul 2008. Con epicentro Napoli. Se nel Paese, c’è uno 0,27% di incidenti fasulli, si sale al 4,24% in Puglia e al 4,27% in Campania. Per giunta, potrebbe trattarsi solo della punta dell’iceberg: andrebbero soppesate le frodi che non emergono. In attesa, che si crei un’Agenzia anti-truffa Rca, il timore più che legittimo è che nel 2011 le cose peggiorino. Ossia che l’industria del crimine incrementi il business delle frodi assicurative; e che qualche singolo automobilista disonesto, per via della crisi, tenti di arrivare a fine mese arrotondando con qualche sinistro condito da lesioni fisiche, specie quello dovuto al colpo di frusta.
AGENTI IN SUBBUGLIO
C’è anche da registrare, comunque, la dura presa di posizione dello Sna, il Sindacato degli agenti assicurativi, allarmato per la chiusura delle filiali al Sud. Almeno per il 2011, gli intermediari attendono che l’Ania (la Confindustria delle Assicurazioni) risponda a qualche domanda posta settimane fa: in particolare, perché nonostante le liberalizzazioni del mercato assicurativo, introdotte con la Legge Bersani, non si è attivato un efficace processo concorrenziale tra le Compagnie? È il cuore della questione. Sarà pur vero che le Imprese sono vittime delle truffe, ma manca una vera concorrenza fra i Gruppi assicurativi.
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