PRIMO AUMENTO – Avete ancora poche ore per viaggiare in autostrada con le vecchie tariffe: dal 1° gennaio 2011, i pedaggi delle concessionarie rincareranno in media del 3,3%. Lo ha comunicato l’Anas, il gestore della rete stradale e autostradale italiana (una società per azioni il cui socio unico è il ministero dell’Economia). Il via libera agli aumenti è arrivato perché i gestori hanno rispettato gli impegni assunti riguardo a investimenti e manutenzione sulla rete (comunque, alcuni pedaggi resteranno invariati o caleranno). Per la concessionaria principale (Autostrade per l’Italia) il rincaro è dell’1,92%, ma si arriva fino a un massimo del 18,95% della Sav (Torino-Aosta).
SECONDO RINCARO – Oltre a quell’aumento che finisce nelle casse dei gestori, dal 1° gennaio 2011 ce n’è un altro: da due a sei millesimi di euro a chilometro, in base alla classe di pedaggio. È una specie di tassa che si paga allo Stato: il ministero dell’Economia taglia i fondi all’Anas, e questa si rivale sugli automobilisti. Il Sole 24 Ore calcola che questa seconda imposta si traduca in un altro rincaro dei pedaggi del 3,7% circa. In tutto, quindi, l’aumento delle tariffe in autostrada è del 7%.
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