Bernie Ecclestone accusato di corruzione dalla Germania, patron della Formula 1 nell’occhio del ciclone

FORMULA UNO – Bernie Ecclestone non riesce proprio a stare lontano dal centro dell’attenzione. Anche stavolta suo malgrado. Il boss della Formula 1, infatti, dopo la rapina con tanto di aggressione fisica e il tira e molla avuto con gli organizzatori del Gran Premio di Roma, si trova a dover rispondere alle accuse di corruzione. Accuse non nuove. Stavolta la faccenda pare sia molto ben documentata. Cosa c’è da stupirsi? Per chi non è nato ieri pare del tutto scontato che un uomo tra i più ricchi del Regno Unito, abituato da sempre a far circolare grandi somme di denaro, abbia degli scheletri nell’armadio.

BERNIE ECCLESTONE. La nuova gatta da pelare per Bernie Ecclestone arriva dalla Germania e si manifesta sotto forma di accusa di corruzione. Niente di meno. Un conto è aver a che fare con dei banali rapinatori che lo aspettano sotto casa. Un conto con la ex-moglie Slavica che dopo il divorzio gli sottrae metà del patrimonio. Un conto è sentirsi addosso le maledizioni degli organizzatori del GP di Roma i quali, dopo un anno di lavoro, scoprono di non avere speranze di veder il loro progetto realizzato a meno che non convincano Monza a farsi da parte. Cosa impossibile. Tutt’altra storia è avere dei magistrati tedeschi che indagano sul tuo conto. E che conto! Ecclestone è sospettato di aver dato soldi ad un tale, Gerhard Gribkowsky, già arrestato a Monaco di Baviera dopo essere stato trovato con un conto aperto nella vicina Austria contenente una cinquantina di milioni di dollari! Questa maxi-cifra arriverebbe da paradisi fiscali come le isole Mauritius. Quello che stanno tentando di capire gli inquirenti è se Ecclestone abbia così tentato di far rientrare in Europa dei propri fondi avvalendosi della collaborazione di Gribkowsky. Per il momento il patron del Circus non si sbottona ma, intercettato da alcuni giornalisti, ha rispedito le accuse al mittente dichiarando di non avere nulla a che fare con quel pagamento sospetto di 2,3 milioni di dollari che secondo molti, sarebbe la dimostrazione della responsabilità di Ecclestone nello scandalo. Ad aggravare la posizione di Mr. E. c’è il nome della società tramite cui sono arrivati i soldi a Gribkowsky: Petara, l’esatta unione dei nomi Petra a Tamara, le figlie del boss della F1.

Fonte: Repubblica.it

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