F1, Il pagellone del Gp del Brasile

F1, Il pagellone del Gp del Brasile (Foto: Oasport)

F1, Il pagellone del Gp del Brasile. I voti e i giudizi della gara di Interlagos.

Quello andato in scena ieri è stato un Gran Premio fuori dal normale, thrilling, caratterizzato da una sequenza di colpi di scena sino all’ultimo giro. Chi aspirava ad un grande spettacolo è stato accontentato, così come chi tifa Verstappen ha avuto una grande risposta dal fenomeno orange. Più difficile la giornata per i sostenitori Ferrari, alle prese con le bizze di Vettel e Leclerc, non competitivi per la vittoria e dediti ad un autodistruttivo duello western.
Meno speciale del solito anche il week end del campione del mondo Lewis Hamilton; bravo a lottare per il primo posto in maniera strenua, meno nello speronare proprio alla fine l’incolpevole Albon.
Ma vediamo insieme il pagellone di questo Gp del Brasile.

Voto 0 Vettel: La partenza lascia a desiderare con la posizione persa ai danni di Hamilton. La vera frittata è però la collisione con il compagno di squadra, dopo aver subito il sorpasso in curva1. Purtroppo come spesso avvenuto nella sua carriera, soffre terribilmente i duelli con piloti di grande personalità (vedi Lewis, Alonso e adesso Leclerc).

Voto 1 Leclerc: Non tanto per la colpevolezza nell’incidente, più appannaggio del collega tedesco, ma per il rischio eccessivo preso nel resistere a tutti i costi. Bene voler imporre la “propria legge”, ma un pizzico di buon senso in più non avrebbe fatto male.

Voto 2 – Hamilton: Lotta come un leone contro Verstappen e poi commette un errore da agnellino su Albon. A nulla valgono le scuse nei confronti del thailandese. Alla fine arriva la penalizzazione di 5 secondi e il settimo posto finale.

Voto 3 Bottas: Al di là della rottura della power unit, la timidezza mostrata nell’attaccare Leclerc nonostante il passo nettamente superiore con gomme nuove, e roba da principianti. Manca di killer instinct, una carenza imperdonabile per un aspirante campione.

Voto 4 Hulkenberg: surclassato per tutto il week end dal compagno di squadra. Non va in qualifica e rimane anonimo in gara. La mancanza di un sedile per il prossimo anno deve averlo demotivato.

Voto 5La Haas: sembrava esserci stato un segnale incoraggiante nelle qualifiche del sabato con la conquista del q3, ma la domenica riporta indietro l’orologio alle precedenti prestazioni. Macchina che non va e piloti in bambola. Pecora nera.

Voto 6 Ricciardo: consistente come sempre e premiato dal sesto posto finale. Come stacca lui non stacca nessuno nel circus, e Interlagos ne è l’ennesima dimostrazione.

Voto 7 – Albon: sfortunatissimo l’alfiere anglo-thailandese che avrebbe meritato il terzo posto più di chiunque altro dopo una gara su ottimi livelli. Bravo nel distanziare Leclerc e nel tenere il passo dei primi. Incappa nell’erroraccio di Hamilton che gli compromette lo storico podio.

Voto 8 – Alfa Romeo: il quarto posto di Raikkonen e il quinto di Giovinazzi sono il migliore risultato della stagione. 22 punti in cascina e finalmente qualche sorriso per ice-man su una pista che storicamente gli porta bene.

Voto 9 – Sainz: partito dal fondo dello schieramento dopo un sabato nero, riesce nell’epica rimonta sino al quarto posto. Sfrutta a pieno le safety car con una strategia perfetta di solo una sosta. La penalità di Lewis gli regala giustamente il primo podio della carriera e il primo acuto McLaren di questa stagione. E arrivano anche i complimenti di Fernando Alonso…

Voto 10Verstappen: Mad Max completa il week end perfetto con un’autorevolezza degna di un Campione. A San Paolo era in debito già lo scorso anno (chiedere ad Ocon) e questa volta ritira il premio con gli interessi. Perfetto nel duello con Hamilton e nello sfruttare a pieno le potenzialità straordinarie della Red Bull su questa pista. Chapeau.

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