Blocco Diesel, i vigili urbani di Roma Capitale usano auto diesel per controllare gli automobilisti
Il blocco del traffico relativo alle auto diesel a Roma sta portando il caos tra le strade della capitale. Code chilometriche, traffico esagerato, gente impossibilitata a raggiungere il posto di lavoro. Una città in ginocchio per quasi una settimana a causa dello stop alla circolazione di tutte le vetture alimentate a diesel, oltre a quelle a benzina Euro 1 e 2. Ora già si era parlato dell’utilità relativa di tale decisione, visto l’effettivo apporto all’inquinamento delle emissioni delle automobili, rispetto magari alle caldaie. I riscaldamenti apportano un livello di particelle sottili (Pm10 e Pm2,5) praticamente triplo rispetto a quello delle automobili. In più va sottolineato come fermarsi per 3 o 4 giorni all’interno di un mese, senza eventi climatici significativi come una pioggia abbondante, non migliora minimamente la situazione. Si è calcolato come servano almeno 15 giorni su 30 (ovvero uno su due) senza avere nessuna macchina in giro, per pulire effettivamente l’aria che respiriamo.
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Ora però quello che ha mandato su tutte le furie i cittadini della capitale è l’utilizzo di auto diesel anche da parte dei vigili urbani. A Roma le vetture delle forze dell’ordine sono in maggioranza a gasolio per almeno due motivi principali. Il primo riguarda il costo del carburante, decisamente più basso rispetto alla benzina. Dopo il crollo delle vendite di auto diesel è diventato ancor più a buon mercato e per le dissestate casse comunali è un aspetto fondamentale. In più, sempre per ragioni economiche, va sottolineato come le auto a gasolio costino molto meno rispetto ad una elettrica o a benzina di ultima generazione.
Questo però è veramente il colmo, visto che la polizia municipale di Roma Capitale è costretta a girare per controllare il blocco del traffico proprio con la tipologia di auto che viene vietata. Anzi, il blocco riguarda anche la categoria Euro 6, mentre le vetture a loro disposizione difficilmente sono al di sopra dell’Euro 5. Insomma una vera beffa.
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