Climatizzatore auto (Getty Images)
Il climatizzatore dell’auto è un componente che, come gli altri, va monitorato e pulito costantemente. Ecco una guida per farlo al meglio.
Nel corso degli anni il climatizzatore dell’auto è diventato uno degli accessori a cui non si può dire di no nel momento in cui si decide di comprare una macchina. Infatti, non serve più solamente di un comfort che permette di guidare al fresco in estate, bensì di una componente quasi imprescindibile per impedire all’umidità di formarsi all’interno dell’abitacolo tutto l’anno. Ma evitare l’appannamento dei vetri non è l’unica sua funzione, in quanto in condizioni di caldo poco tollerabile, permette una guida più rilassata e confortevole. Inoltre, come ogni altra componente auto, essa va controllata costantemente al fine di non incorrere in guasti. Il monitoraggio deve avvenire soprattutto dopo tanto tempo che non si usa, o meglio ogni due anni o ogni 60.000 km percorsi con la vettura, presso un centro di assistenza specializzato. Ciò perché la quantità di gas che consente l’attivazione del condizionatore può diminuire nel corso del tempo, facendo sì che l’auto utilizzi maggiore energia e che quindi ci sia un aumento dei consumi. Dunque, è strettamente necessario tenero sotto controllo l’impianto e ricaricarlo quando ce n’è il bisogno.
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Il gas per i condizionatori in commercio ad oggi sono il tipo R134 e l’ultimo arrivato R1234. Il primo è il più diffuso e una sua ricarica costa tra i 50€ ed i 100€. Il secondo è entrato in commercio da due anni a questa parte e dovrebbe essere meno inquinante, ma in questo caso una ricarica varia dai 250 ai 400€, data la poca diffusione che ne fa innalzare il prezzo, anche se nei prossimi 2-3 anni dovrebbero passare tutti a questo tipo di gas. È consigliabile poi che l’aria condizionata venga accesa spesso, anche se per pochi secondi e d’inverno, in modo tale che non si incorra nel bloccaggio del compressore e quindi nel guasto del componente (cambiarlo costerebbe tra i 500 e i 700€). Altrettanto importante è ricorrere a centri specializzati per il controllo del climatizzatore, in quanto i gas sono altamente infiammabili e la loro modalità di ricarica varia in base al tipo di vettura. Ad esempio, molti si arrangiano nel ricaricare i gas anche delle auto ibride, ma ignorano che esse possano prendere fuoco se non svolto nella maniera corretta. In questo caso, è necessario mettere in sottovuoto l’impianto e tale operazione richiede almeno 20 minuti. Se l’operatore ci impiega meno, vuol dire che il lavoro non è stato fatto a regola d’arte.
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