Bollo auto, due regioni prorogano la scadenza del pagamento

Le regioni di Emilia Romagna e Piemonte hanno deciso di prorogare la scadenza del pagamento del bollo auto per l’emergenza coronavirus.

Bollo auto
(foto dal web)

Le nuove misure adottate dal Governo per cercare di contenere il contagio da coronavirus riguardano anche i pagamenti per i possessori di veicoli. Scadenze relative ad assicurazioni, revisioni e patenti sono state prorogate a causa dell’emergenza che sta mettendo da settimane in ginocchio il nostro Paese. Tra queste nel decreto non è presente il bollo auto, trattandosi di una tassa divenuta di competenza delle Regioni e delle Province Autonome: pertanto saranno loro a dover decidere autonomamente in merito. Fino ad ora in tal senso sono arrivate sono le decisioni di Emilia Romagna e Piemonte che hanno stabilito una proroga dei tributi in scadenza a marzo e aprile 2020, i quali potranno essere pagati entro il 30 giugno di quest’anno senza nessun costo aggiuntivo.

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Bollo auto, Emilia Romagna e Piemonte prorogano la scadenza del pagamento per l’emergenza coronavirus

Le amministrazioni di Emilia Romagna e Piemonte hanno stabilito la proroga del bollo auto per quanto riguarda quelli in scadenza nei mesi di marzo e aprile 2020. Questi, come riporta la redazione di Repubblica, potranno essere pagati entro il 30 giugno di quest’anno senza nessun costo aggiuntivo. Il tributo, essendo di competenze della amministrazioni regionali che si occupano della sua riscossione, non è entrato a far parte delle diverse proroghe stabilite all’interno del Decreto Cura Italia. Tra queste, relativamente ai proprietari di veicoli, vi sono quelli in merito alla scadenza dell’assicurazione, per cui è stata raddoppiata da 15 a 30 giorni la garanzia dopo la scadenza delle polizze, quella della revisione e della patente di guida.

Attualmente, dunque, per il bollo auto hanno preso delle decisioni solo l’Emilia Romagna e Piemonte. In merito l‘assessore al Bilancio dell’Emilia Romagna Paolo Calvano ha spiegato: “La Regione ha la possibilità di agire direttamente su questa tassa -riporta Repubblica – e dunque abbiamo deciso di procrastinarne il pagamento per risparmiare ai contribuenti un ulteriore motivo di difficoltà, soprattutto in considerazione delle ripercussioni che stanno già subendo non solo sotto l’aspetto sanitario ma anche dal punto di vista economico e sociale. Sono giorni e settimane difficili. Questa misura agevola cittadini e imprese coinvolti nell’emergenza Covid-19, in analogia con le norme nazionali che hanno prorogato i pagamenti delle imposte statali al 31 maggio”. Per le altre regioni, dunque, rimangono in vigore le scadenze vigenti del tributo, per il quale il mancato pagamento prevede una sanzione sull’importo complessivo.

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