(da Pixabay)
Coronavirus, come andare in moto: consigli per non infrangere le regole sulla distanza sociale. Quanto è consentito portare un passeggero?
La crisi sanitaria legata alla diffusione del coronavirus ha costretto i governi internazionali a prendere delle misure restrittive in tutto il mondo. Una recente statistica mostrava come circa la metà della popolazione mondiale (oltre 3 miliardi di persone) sono attualmente confinate in casa con restrizioni. In questo scenario globale purtroppo in Italia viviamo una delle situazioni più difficili. I decreti del presidente del consiglio dei Ministri hanno stretto sempre di più le libertà di girare all’interno delle nostre città. Almeno che non ci siano delle comprovate motivazioni lavorative o mediche, è vietato uscire dalle nostre abitazioni.
Con la limitazione di alcuni mezzi pubblici il mezzo privato rimane la soluzione preferita per recarsi al lavoro o a fare la spesa. Nelle grandi metropoli (Roma e Milano), le due ruote rimangono l’opzione più comoda. Ma come si può andare in moto in tempi di coronavirus senza infrangere le regole? Vediamolo insieme.
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Per quanto riguarda la guida in moto il problema della distanza di sicurezza rimane il primo da prendere in considerazione. Tutte le persone che usano gli scooter per spostarsi in città possono circolare da soli per non violare la legge sul distanziamento sociale. E’ infatti impossibile rispettare il famoso metro di distanza quando si opta per le due ruote.
C’è però un’eccezione che consente di trasportare un passeggero. Stiamo parlando di un familiare convivente, che rispetta la quarantena nello stesso luogo di chi porta il mezzo. In questo caso si può procedere anche in due. In tutti gli altri casi bisogna andare da soli.
Non è obbligatorio e nemmeno consigliato, almeno per ora, portare la mascherina mentre si guida. L’utilizzo del casco, anche se non integrale, è già più che sufficiente e anzi è meglio non sprecare gli strumenti di protezione quando non necessario.
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