F1, GP Monza a porte aperte: Sticchi Damiani spera nel miracolo

F1: il presidente ACI, Angelo Sticchi Damiani, spera ancora nel miracolo di poter aprire le porte al pubblico in occasione del GP di Monza, nonostante il pericolo Coronavirus.

F1 Sticchi Damiani

Angelo Sticchi Damiani ha parlato a La Politica nel Pallone su Gr Parlamento della possibilità che il GP di Monza si possa disputare a porte aperte. La gara di F1 è in programma per il 6 settembre, ma adesso è davvero difficile cosa ci riserverà il futuro minacciato costantemente dal pericolo Coronavirus.

Tuttavia, nonostante l’incertezza sul calendario, il presidente dell’ACI spera ancora nel miracolo di vedere molta gente sugli spalti del circuito italiano. Si tratta di una data ancora lontana e, pertanto, è ancora lecito sperare.

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE >>> F1, Brown: “Gare a porte chiuse? Non solo in Austria e Regno Unito”

F1, Sticchi Damiani pronto a tutte le eventualità

F1 Sticchi Damiani
(Getty Images)

Il programma La Politica nel Pallone, in onda su Gr Parlamento, ha chiesto ad Angelo Sticchi Damiani se il GP di Monza, in programma il 6 settembre, possa andare in scena con il pubblico. “Il GP d’Italia con il pubblico? È complicato fare previsioni al momento, vorremmo aspettare ancora qualche settimana prima della decisione. Bisogna capire o quantomeno intuire quale potrà essere la situazione in quei giorni. Ovviamente ci stiamo preparando ad ogni eventualità, rinegoziando i rapporti con Liberty Media”.

L’anno passato abbiamo registrato quasi 200.000 spettatori nel weekend, mentre circa 100.000 nella domenica di gara. Sono numeri eccezionali. In Europa siamo stati superati soltanto da Silverstone. In questi ultimi anni, siamo cresciuti molto e nel 2020 siamo ad un 20-25% delle vendite rispetto al 2019. Noi speriamo ancora in un miracolo. Senza pubblico ci sarebbero perdite importante, ma spero che si possa evitare dal profondo del mio cuore”.

Intanto, Silverstone si sta organizzando per far disputare due gare del calendario consecutive, come affermato dall’amministratore delegato del circuito, Stuart Pringle, al quotidiano inglese Guardian. Vedremo come si potranno muovere gli organizzatori del Gran Premio d’Italia.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> F1, calendario 2020: Barcellona si offre per GP a porte chiuse

Impostazioni privacy