Mezzi pubblici, come viaggeremo su bus, tram e metro nella fase 2
Mezzi pubblici: nella Fase due, dopo il lockdown coronavirus, si prospetta una rivoluzione per lavoratori e pendolari che viaggiano su bus, tram e metropolitana
Nella fase due, niente sarà più come prima sui mezzi pubblici. Le ipotesi prevedono contingentamento dei passeggeri, si pensa anche a imporre tariffe diverse su autobus, tram e metro in base agli orari per ridurre l’affollamento nelle ora di maggiore afflusso. Si pensa a percorsi delineati con sensi unici in entrata e in uscita, oltre a un potenziamento dei biglietti elettronici.
Il principale obiettivo resta la garanzia del rispetto del distanziamento sociale, e dunque del metro di distanza tra i passeggeri, con le mascherine sia sui mezzi sia all’ingresso delle stazioni. Si prevedono i contapersone ai tornelli, sanificazioni periodiche e controlli della temperatura ai passeggeri nelle stazioni e agli aeroporti.
L’Atac, l’azienda del trasporto pubblico romano, punta a limitare a 30 il numero dei passeggeri che possono salire sugli autobus e a 300 quelli sulle metropolitane. La Cotral, responsabile dei trasporti regionali del Lazio, ha installato contapersone su gran parte degli autobus, come riporta il Messaggero.
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Le misure porteranno un calo degli incassi. Finora, le aziende di trasporto pubblico hanno affrontato il lockdown riducendo il numero delle corse, chiedendo ai lavoratori di sfruttare le ferie arretrate o facendo ricorso alla cassa integrazione, come la milanese Atm. Queste prolungate, necessarie, riduzioni sono destinate a far aumentare il costo del trasporto pubblico per le casse dello Stato, che ad oggi investe circa 1,5 miliardi l’anno.
Le società e i Comuni stanno anche pensando a sovvenzioni per alternative ai mezzi pubblici, soprattutto per i lavoratori che devono spostarsi e non possono scegliere a che ora prendere il bus o la metro. Lo smart working non può essere una soluzione per tutti. E’ probabile che ci si sposterà di più in auto, in scooter, in bicicletta. Non è escluso che si possano anche potenziare servizi di sharing per alleggerire la pressione sui mezzi pubblici.
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