Fase 2, Italia contro Europa: ecco tutte le differenze

Fase 2, Italia contro Europa: ecco tutte le differenze con i vari Paesi della Comunità. Il modo di ripartire in questo periodo varia in base alle decisioni dei Governi e al numero dei contagi

Fase 2 Italia vs Europa
Fase 2, Italia contro Europa: ecco tutte le differenze (Foto: Getty)

In questo momento l‘unico pensiero comune in ogni parte d’Europa è la ripartenza economica da affiancare al mantenimento della sicurezza sanitaria. Un difficile equilibrio da creare attraverso uno studio delle misure di mobilità sociale e sostenibilità finanziaria a cui tutti i governi si stanno dedicando. Nonostante il numero dei contagi continui ad essere piuttosto alto nei vari Paesi europei nessuno si può permettere di perdere altro tempo per non bloccare ulteriormente la produzione interna. Task force medico scientifiche e politici sono al lavoro per stilare i piani della cosiddetta Fase 2. Ma non tutti stanno procedendo allo stesso modo.

In Italia abbiamo visto come il premier Conte si sia orientato, dopo un consulto con l’ISS, su una vera e propria “Fase 1 Bis”, caratterizzata ancora da autocertificazioni e limitazioni agli spostamenti. Negozi chiusi e parziale riapertura solo delle fabbriche, delle industrie e del settore edile. Fino al 18 maggio poco cambierà quindi in tutte le regioni italiane, con le scuole che termineranno l’anno con l’insegnamento online senza riaprire le aule. Stesso discorso per lo sport, con i soli allenamenti individuali consentiti e con il campionato di calcio ormai vicino alla definitiva sospensione. Ma come si stanno organizzando gli altri Stati? Sono tutti al nostro livello di chiusura o stanno adottando misure diverse? Cerchiamo di fare chiarezza e creare un giusto paragone.

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Fase 2, Italia contro Europa: ecco tutte le differenze

Fase 2 Europa
Fase 2, Italia contro Europa: ecco tutte le differenze (Foto: Getty)

Andando con ordine vediamo la situazione che stanno vivendo alcuni dei principali Stati europei, alle prese in taluni casi con numeri di contagio simili ai nostri. Una panoramica per renderci più chiare le idee. Svizzera, Spagna, Francia, Germania e Inghilterra, un cluster di analisi ampio per creare una base di analisi.

Fase 2 Svizzera

Proprio a due passi dal disastrato Nord Italia, il Paese elvetico ha predisposto un calendario piuttosto diverso rispetto al nostro. Il 27 aprile gli ospedali hanno ricominciato ad effettuare interventi anche non urgenti. Hanno riaperto nella stessa data gli studi medici ambulatoriali, i parrucchieri, i saloni di massaggio e i centri estetici. Prima dell’inizio di maggio ripartono anche i centri commerciali del fai da te così come i negozi di giardinaggio e fiorai. Tutto secondo strettissime regole di sicurezza per lavoratori e clienti. Se la situazione epidemiologica lo consentirà dall’11 Maggio si procederà con la riapertura delle scuole dell’obbligo e dei negozi al dettaglio. L’8 giugno scuole superiori e Università, al pari di Musei, giardini zoologici e biblioteche.

Fase 2 Spagna

Il Paese più colpito dall’emergenza coronavirus in Europa, si sta preparando con un piano di ripresa diviso in 4 fasi. Nonostante 213.000 casi e quasi 25.000 morti, le loro decisioni sembrano più coraggiose delle nostre. Dalla prossima settimana via libera a passeggiate e sport all’aperto anche in compagnia di un convivente. Nella seconda tappa si procederà a riaprire qualche negozio e a consentire gli spostamenti nella propria provincia di residenza. Riapriranno nei primi di maggio bar, ristoranti e locali all’aperto anche se non capienza ridotta in base alle distanze. Anche le chiese riprenderanno le messe ma con un terzo della capienza consentita. Per la terza fase (probabilmente a giugno), riapriranno anche cinema e musei. Nell’ultima tappa si dovrebbe passare ad una completa ripartenza della vita sociale e della attività lavorative (più le scuole), sempre con obbligo di mascherine guanti e distanze di 1 metro.

Fase 2 Germania

In Germania la Fase 1 di lockdown è ancora ufficialmente in vigore fino al prossimo 3 maggio. Va però considerato che anche in questo momento è possibile uscire di casa rispettando l’utilizzo dei Dpi, per passeggiate e attività motoria senza l’uso di certificazioni.  Alcuni negozi stanno riaprendo già prima dell’inizio della Fase 2, così come il ritorno all’uso massiccio dei mezzi pubblici. Nonostante l’uso obbligatorio di mascherine a quanto pare però i numeri dei contagi sarebbero nuovamente in aumento. Angela Merkel incontrerà proprio in questi giorni i rappresentati dei Laender per trovare un punto di equilibrio. Lo scopo è quello di contenere la curva epidemiologica in crescita senza bloccare la ripresa economia. Dalla settimana scorsa in Germania sono stati riaperti anche i negozi di abbigliamento o elettronica, sempre con stringenti misure di distanziamento e con l’uso di maschere.

Fase 2 Francia

La Francia sembra il Paese più prudente in questa Fase 2, al pari dell’Italia. Il premier francese Edouard Philippe ha dichiarato: “Se gli indicatori non saranno rispettati, non faremo nessuna riapertura l’11 maggio”. Quella data infatti dovrebbe segnare l’inizio della ripartenza con la suddivisione in zone “rosse” e “verdi” e la conseguente possibilità di ricominciare là dove possibile con le attività lavorative. Questa fase dovrebbe durare nelle intenzioni del Governo dall’11 maggio al 2 giugno, quando si entrerà in una “Fase 3“, caratterizzata da un lento ritorno alla normalità per tutti i negozi e le possibilità di spostamento sul territorio nazionale. L’uso delle maschere è obbligatorio all’interno dei luoghi chiusi e il premier sottolinea che dall’11 maggio il fabbisogno di tale dispositivo di sicurezza sarà coperto per tutti i cittadini. Anche le scuole, inizialmente dovevano riaprire nella seconda settimana di maggio ma il tutto è slittato a giugno.

Fase 2 Inghilterra

Volendo guardare anche in Inghilterra, formalmente fuori dall’UE, la situazione è abbastanza simile alla Germania. Nonostante i contagi continuino ad essere elevati (165.000 confermati con 26.000 decessi) le misure di riapertura sono piuttosto larghe. Permane il consiglio di limitare gli spostamenti ma come per tutto il mese scorso non esiste nessun obbligo di restare a casa. Negozi non di prima necessità che restano chiusi almeno fino alla metà di maggio ma uffici, fabbriche, industrie, oltre a parchi e ristoranti per l’asporto, rimangono aperti. Consigliato vivamente l’uso della mascherina e possibilità di passeggiare anche lontano dalla propria abitazione e non solo per attività fisica. Si pensa con la Fase 2 di introdurre (dopo il 10 maggio) l’incontro con un piccolo gruppo di amici all’esterno. Non assembramento ma ritrovo massimo di 4-5 persone, sempre rispettando il distanziamento sociale. Anche alcune squadre di calcio della Premier League (Arsenal e Tottenham) hanno ripreso gli allenamenti nei propri centri sportivi.

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