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F1, GP Montecarlo non disputato: perdite ingenti per gli organizzatori

Il Gp di Montecarlo non disputato come da programma nel calendario di Formula Uno rappresenta una perdita non da poco non solo per gli appassionati, ma anche per gli organizzatori.

Monoposto di Formula Uno sul circuito del Principato di Monaco (Foto: Getty Images)

La giornata odierna è certamente particolare per ogni appassionato di Formula Uno. Oggi avrebbe infatti dovuto tenersi il Gp di Montecarlo, un appuntanento che cattura l’interesse spesso al di là dell’aspetto sportivo proprio per la particolare conformazione del circuito realizzato sulle strade della città. Il ritardo con cui inizierà la stagione, legato all’emergenza Coronavirus ancora in corso, ha però impedito che tutto potesse teneri come da programma. E le gare che sono state confermate per i prossimi mesi, salvo “miracoli”, dovranno necessariamente svolgersi senza la presenza del pubblico.

Un aspetto certamente da non sottovalutare anche per gli organizzatori, che si trovano a dover far fronte a importanti perdite anche sul piano economico. E una realtà accattivante come il Principato non può certamente essere esclusa dal problema.

Foto: Getty Images

 

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Niente Gp di Montecarlo – Una perdita importante sul piano economico

Tutti a casa in attesa di poter avere il via per poter tornare in pista per la stagione ufficiale. Una situazione che stanno vivendo tutti ormai da mesi, complice il lockdown legato all’epidemia. E nel caso di una location intrigante come il Gp di Monaco il peso si fa ancora più sentire, visto che sono diversi i piloti che hanno scelto il Principato come residenza principale.

Quantificare le perdite non è però così difficile. Come riporta La Gazzetta dello Sport, infatti, non poter disputare la gara comporta una ricaduta di ben 90 milioni di euro, che sarebbero stati possibile nei quattro giorni di gara, secondo uno studio pubblicato un paio di anni fa dall’istituto monegasco di statistica e studi economici. Numeri certamente importanti, che non si riescono a ottenere nemmeno negli altri eventi che solitamente si svolgono qui, quali ad esempio il Festival Internazionale del Circo, il Rally, il Masters 1000 di tennis e il Monaco Yacht Show.

Le presenze a Monaco (37.550 residenti) il giovedì e il venerdì della gara sono inferiori a quelle dei medesimi giorni delle altre settimane di maggio. Nell’arco di tutto il weekend di gara si registra così una vera escalation non solo di emozioni ma anche di presenze, non solo per quanto riguarda i semplici appassionati, ma anche i VIP che non vogliono mancare. Solo la domenica si contano più di 24 mila persone in più rispetto alla media, 11 mila in occasione della vigilia in cui si tengono le qualifiche.

Ad avvantaggiarne è certamente anche l’economia. Nei quattro giorni i visitatori spendono 68,3 milioni di euro, dei quali 18,1 per dormire, 18,6 per ristorazione e bar, 18 per biglietti o accessi privati, terrazzi e barche. 6,9 milioni di euro da incassi per souvenir o shopping, 2,6 milioni di fatturato dei trasporti (elicotteri su tutti). Ma non è finita qui: ulteriori spese devono essere conteggiate per l’organizzazione, che è capo dell’Automobile Club di Monaco, oltre che per comunicazione e marketing e per la sistemazione dell’asfalto, che deve ovviamente essere perfetto.

Dover rinunciare a tutto questo è quindi tutt’altro che indolore.

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Ilaria Macchi

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