Mobility Manager, la nuova figura professionale per la Fase 3: in cosa consiste

Per contrastare il traffico, il governo obbligherà tutte le imprese con un determinato numero di dipendenti ad inserire una nuova figura professionale: in cosa consiste.

Mobility Manager
(Getty Images)

Gli effetti positivi per l’ambiente sono stati sotto gli occhi di tutti durante il lockdown, il quale ha fatto emergere anche i benefici dello smart working. La qualità dell’aria è migliorata non poco grazie ai livelli di traffico bassissimi nelle città e sulle strade italiane. Motivi per cui il governo vorrebbe proseguire su questa linea. Infatti, nel decreto Rilancio, è previsto l’inserimento di una nuova figura professionale all’interno delle aziende con più di 100 dipendenti: il Mobility Manager.

Tuttavia, non si tratta propriamente di una novità, in quanto tale posizione lavorativa era già stata introdotta nel 1998 dal decreto Ronchi. In questo caso, la figura doveva essere assunta dalle imprese con più di 300 occupati, ma, nel corso del tempo, è andata perduta quasi totalmente.

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Mobility Manager, in cosa consiste la nuova figura professionale

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Adesso, con la Fase 3 e il progressivo ritorno alla normalità, il governo ha tutte le intenzioni di rilanciare questa professione e renderla una realtà capillare in tutto il territorio nazionale. Per tale motivo, ha reso obbligatorio per tutte le aziende o enti pubblici con più di 100 dipendenti, con sede in una Città metropolitana, in un capoluogo – di provincia e di regione -, o in un comune da almeno 50.000 abitanti, l’inserimento del Mobility Manager.

Le imprese dovranno redigere un piano degli spostamenti tra casa e lavoro dei lavoratori e stabilire chi sarà il responsabile della mobilità aziendale, entro il 31 dicembre di ogni anno. Ulteriori dettagli circa modalità di nomina, durata in carica e funzioni della figura verranno stabilite da un futuro decreto, emesso dal Ministero dell’Ambiente in collaborazione con quello dei Trasporti.

Tale posizione consentirà all’azienda di gestire al meglio la mobilità dei propri dipendenti, al fine di evitare il massiccio utilizzo di auto. Sarà altresì incentivato il ricorso ai trasporti pubblici proprio per non incrementare i livelli di traffico cittadino. Inoltre, in questa fase di convivenza con il Covid-19, sarebbe una misura che andrebbe a vantaggio della salute dei lavoratori, riducendo ai minimi termini il rischio contagio. Questo perché il compito del Mobility Manager sarà quello di dover organizzare le entrate e le uscite degli occupati nelle strutture aziendali, favorendo anche il lavoro da remoto.

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