La compagnia CityHawk ha di recente reso noto il suo progetto per la mobilità urbana: un taxi volante alimentato a idrogeno. I dettagli. 
Sembra un progetto arrivato dal futuro, quello annunciato da CityHawk, che ha di recente sviluppato un taxi volante alimentato ad idrogeno. Si tratta di una soluzione che potrebbe risultare davvero utile per la mobilità urbana, specialmente per le grandi città. Infatti, permetterebbe di ridurre il traffico sulle strade, nonché l’inquinamento tipico delle metropoli.
La realizzazione del nuovo straordinario mezzo è affidata a Urban Aeronautics, start-up israeliana specializzata nella costruzione di velivoli. In particolare, a quest’azienda si deve specialmente la messa a punto del Fancraft, la coppia di ventole di cui è dotato questo speciale taxi. Queste, infatti, attivate dai motori a turboalbero da 1000 giri, permettono il decollo e l’atterraggio in perfetta posizione orizzontale.
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CityHawk, i dettagli del taxi volante a idrogeno VTOL
La tecnologia Fancraft permette una speciale canalizzazione del flusso d’aria, oltre a innovative funzioni aerodinamiche che gli addetti ai lavori promettono siano volte ad incrementare il controllo, la stabilità e la velocità del mezzo. Ma non solo. Si tratterebbero di ventole che andrebbero a migliorare la sicurezza e a ridurre il rumore. Sicurezza aumentata anche grazie al paracadute d’emergenza di cui è equipaggiato, che si attiva in casi di pericolo. Questo particolare taxi raggiungerebbe altresì la velocità massima di 201 km/h, con un’autonomia di 161 km per ogni pieno di idrogeno.
La scelta dell’alimentazione a idrogeno, anziché elettrica, troverebbe la sua giustificazione nella sua capacità di trasmettere un’energia superiore ed una durata del ciclo di vita delle celle a combustione di circa 20000 ore. Inoltre, per rifornire il velivolo cittadino servirebbe soltanto qualche minuto, a dispetto delle ore necessarie per ricaricare sufficientemente un veicolo elettrico.
Il mezzo è stato ideato principalmente per trasportare passeggeri in città, ma anche per compiere missioni di soccorso aeree. Infatti, CityHawk promette che sarà in grado di “volare ovunque e atterrare ovunque”.
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