GP Stiria, pagelle qualifiche: Hamilton imperiale, Leclerc e Vettel insufficenti

Nel GP di Stiria vince la pioggia: ma a dominare la scena è Hamilton che in Q3 inanella tre giri paurosi azzerando i tentativi di Verstappen e ridimensionando anche Bottas (indietro di 1.5 rispetto al compagno di scuderia).

GP Stiria Hamilton
Lewis Hamilton domina le prove del GP di Stiria, quinta pole consecutiva sul bagnato (Getty Images)

Ferrari molto deludenti, sia sotto l’aspetto tecnico che umano: Vettel e Leclerc non aggiungono nulla a una macchina che ha tanti problemi. Note di merito per i giovani Sainz, Norris, Russell.

Lewis Hamilton: zittisce gli ingegneri che gli parlano in cuffia, suona Verstappen che si azzarda per due volte a migliorare il suo tempo. Dimostra che sul bagnato è comunque il migliore, forse il migliore di sempre. Si supera anche all’ultimo giro quando Verstappen è già uscito con un giro che – da solo – merita una tesi di laurea su traiettorie e confidenza. Voto 8, quinta pole bagnata di fila.

Max Verstappen: il duello con Hamilton è strepitoso, l’ultimo giro sembra quello buono ma esagera e si gira. Rimane indietro di un 1.2” che anche sul bagnato è comunque un’eternità. Voto 6, fa quel che può.

Carlos Sainz: mette una determinazione feroce negli ultimi tre passaggi migliorandosi a ogni giro e quasi in tutti i settori. Un capolavoro il suo ultimo giro, per intensità e cura delle traiettorie, secondo solo a Lewis Hamilton. Voto 7.5, olé olé olé.

Sebastian Vettel: arriva alla Q3 quasi per miracolo ma poi rimane invischiato nel traffico e rallentato da una macchina che sembra viaggiare su uno scivolo insaponato. Impietosi gli on board che evidenziano correzioni continue e un piede leggero. Voto 5, ma forse sta peggio la macchina.

Charles Leclerc: la macchina non è certamente al massimo, le condizioni sono indubbiamente difficili ma l’impressione è che Leclerc pasticci molto e non solo per una questione di confidenza e di grip. Gli ultimi giri della Q2 sono un’agonia. Spinge spinge, ma non va da nessuna parte Voto 4.5, un’angoscia.

George Russell: si qualifica per la prima volta alla Q2 sotto la pioggia, su una pista allagata e in un traffico allucinante con visibilità ridottissima. Considerando che la Ferrari di Vettel si salva di un decimo scarso, l’inglese è promosso. Dodicesimo assoluto, e la Q3 era a un passo. Voto 7, good job indeed.

Sergio Perez: d’accordo il bagnato e le grandi difficoltà di una qualifica ritardata e in forse per lungo tempo. Ma c’è un baratro tra il miglior tempo delle prove libere di ieri mattina e la pessima prova in qualifica che lo vede clamorosamente escluso al Q1. Voto 4.5, piede tenero.

Antonio Giovinazzi: si lascia prendere la mano da un giro davvero brillante e rovina tutto sul più bello pestando un cordolo con troppa energia. Si gira, danneggia l’Alfa ed esce in Q1. Voto 5.5, non solo sfortuna.

Alexander Albon: non soffre di alcuno scrupolo nel far vedere la coda anche a Verstappen che si era presentato in Q3 con molta aggressività. Dimostra determinazione ma anche grande qualità. Voto 6, all’altezza.

Lando Norris: come Russell dimostra che alcuni talenti meritano di essere seguiti quanto se non più delle superstra. Si tuffa con coraggio nella Q3, peccato per un track limit su un giro eccellente. Voto 6.5, ancora una conferma.

 

 

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