F1, la Red Bull avrebbe un vantaggio sul motore: spunta il retroscena Honda

Dal paddock della Formula 1 trapela una notizia interessante riguardante la power unit Honda di Red Bull e Alpha Tauri. Concorrenza beffata, se tutto verrà confermato.

Verstappen

Max Verstappen con la Red Bull a Spielberg (Getty Images)Niente vittorie per la Red Bull nel doppio GP di Formula 1 in Austria. Se nel 2018 e nel 2019 erano arrivate due vittorie con Max Verstappen, quest’anno il successo è mancato.

Nel gran premio d’apertura addirittura doppio ritiro per la scuderia di Milton Keynes, che nel weekend successivo si è in parte riscattata con il terzo posto del pilota olandese. Invece Alexander Albon ha chiuso quarto dietro al compagno di una decina di secondi. In Ungheria il team si aspetta di potersela giocare maggiormente con la Mercedes, dato che la potenza del motore sarà meno importante.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE -> Vettel alla Racing Point: l’indizio che conferma la trattativa in corso

Formula 1, Red Bull avvantaggiata dalla Honda?

F1, GP Stiria, Alexander Albon (Getty Images)
F1, GP Stiria, Alexander Albon (Getty Images)

La Red Bull paga in rettilineo rispetto alla Mercedes, che ha una power unit più performante. Però a livello di telaio e aerodinamica la RB16 sembra una monoposto competitiva, sul lento e tortuoso Hungaroring potrebbe giocarsela con Lewis Hamilton e Valtteri Bottas.

Per quanto concerne il motore Honda della Red Bull, in queste ore sta emergendo un interessante retroscena rivelato da Motorsport.com. In Austria la scuderia di Milton Keynes è stata l’unica a presentarsi con un propulsore evoluto rispetto a quello utilizzato nell’ultimo test invernale a Montmelò.

La FIA aveva concesso alla Honda di poter lavorare per quattro settimane tra aprile e maggio dato che in Giappone la legge sul lavoro prevede la chiusura obbligatoria delle attività nel mese di agosto. Una concessione che non rappresentava un vantaggio particolare, dato che la concorrenza avrebbe poi potuto intervenire in estate come originariamente previsto.

Pochi giorni dopo il via libera ottenuto dalla Honda, è stato però approvato il congelamento dello sviluppo delle power unit alla vigilia della prima gara del Mondiale 2020 per contenere i costi in questa annata difficile economicamente. Così gli altri team non hanno potuto lavorare sul miglioramento del rispettivo propulsore.

La Red Bull si è trovata in maniera fortuita ad essere favorita da questa situazione imprevista. Honda è riuscita a intervenire sul motore, mentre la concorrenza no e non ha modo di recuperare ora.

LEGGI ANCHE -> Formula 1 e Salary cap: Williams, Racing Point e Haas insistono

Impostazioni privacy