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Cronaca

Nuovo Ponte Genova, spunta il limite di velocità: la possibile causa

Il nuovo Ponte di Genova è stato costruito non rispettando le leggi in materia. Pertanto, è possibile l’introduzione di un limite di velocità: la possibile causa.

(Getty Images)

Manca poco all’inaugurazione del nuovo viadotto di Genova, sorto sulle macerie del vecchio Ponte Morandi. Si tratta di un tratto stradale molto importante che ricollegherà il capoluogo ligure alla A10 e che permetterà di fluidificare il traffico nelle vie che circondano la città della Lanterna. Tuttavia, nelle ultime ore è emerso che la costruzione sarebbe avvenuta non rispettando le norme in materia.

La questione sarebbe già saltata fuori da quando il vecchio ponte doveva ancora essere demolito, ma l’urgenza di ricostruire sembra abbia prevaricato il far sorgere il problema. Pertanto, pare che saranno stabiliti nuovi limiti di velocità da rispettare: 80 km/h verso Genova e 70 km/h in direzione Savona. Rispettivamente 10 e 20 km/h in meno rispetto ai limiti in vigore sul Ponte Morandi.

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Nuovo Ponte Genova, la possibile causa del limite di velocità

(Getty Images)

Il percorso dovrebbe rispettare le leggi geometriche attualmente in vigore circa la realizzazione delle strade, dato che si tratta di una ricostruzione totale, in base al Dm Infrastrutture del 5 novembre 2001. Tali norme pongono parametri specifici tra lunghezza dei rettilinei e raggi delle curve contigue. In particolare, i primi non devono essere troppo lunghi, mentre i secondi devono essere morbidi. Ciò al fine di mantenere alta l’attenzione alla guida del conducente e garantire curve semplici da percorrere. Per questi motivi, il viadotto avrebbe dovuto avere una forma a “S”, ma di fatto è molto simile al precedente.

Nella fase di progettazione del ponte, queste anomalie non erano sfuggite a Italferr, compagnia del gruppo Ferrovie dello Stato, che già durante il mese di febbraio 2019 sollevò il punto al Consiglio superiore dei Lavori pubblici. Analogamente si comportò Autostrade per l’Italia (ASPI) in occasione della Conferenza dei servizi un mese dopo. Il Consiglio optò per non alimentare i contenziosi da parte di ASPI, limitandosi a prescrivere un asfalto ad alta aderenza e il limite di velocità a 80 km/h con il relativo controllo fisso.

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Francesco De Vincenzo

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