Marc Marquez: premi, bonus e i motivi del rientro anticipato
Le dichiarazioni di Alberto Puig avevano innescato grandi polemiche, ma Marc Marquez chiarisce la sua posizione sul titolo MotoGP 2020 e in generale.
Marc Marquez (Getty Images)
Per Marc Marquez è in salita la corsa al titolo MotoGP 2020. I due zeri collezionati nelle prime gare del campionato possono pesare in un campionato più corto del solito.
Il campione in carica tornerà a gareggiare la prossima settimana a Brno e cercherà di cominciare a ridurre le distanze. Ha 50 punti di ritardo rispetto al leader della classifica Fabio Quartararo e 40 di gap nei confronti del secondo, Maverick Vinales. Servirà un’impresa da fenomeno per vincere questo Mondiale.
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Marc Marquez nel paddock MotoGP a Jerez (Getty Images)
Alberto Puig, team manager Repsol Honda, aveva dichiarato che vincere il titolo senza Marquez in lotta non è lo stesso. Ridimensionando il successo di un altro rivale. Le sue parole avevano fatto discutere, anche se l’ex pilota aveva poi spiegato meglio la sua posizione sul dibattuto argomento.
Marquez ha fornito la propria versione ed è stato molto chiaro: «Se diventi campione – riporta Motorsport.com – è perché hai fatto qualcosa di meglio rispetto agli altri. Ovviamente ti piace lottare contro tutti i piloti in pista, ma se qualcuno si fa male non hai colpa. Il valore del titolo rimane lo stesso».
Il fenomeno di Cervera ritiene che un Mondiale conquistato senza che uno dei favoriti sia in lotta non perda di valore. È molto sportivo nel dire questo, sapendo che i due primi appuntamenti MotoGP del 2020 lo hanno visto rimanere a secco di punti.
Se nel primo GP aveva sbagliato lui in gara, nel secondo non ha potuto neppure correre per via dell’infortunio che aveva rimediato. A Brno starà meglio, però non potrà comunque essere al 100% della condizione fisica. Sarà interessante vedere il suo livello di competitività.
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