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Tesla, il progetto di Musk: come potrebbero cambiare batterie e software

Elon Musk, patron di Tesla, sembra avere in mente una nuova idea davvero rivoluzionaria per i software e le batterie della sua azienda.

Elon Musk, patron di Tesla (Foto: Getty Images)

Una ne fa e cento ne pensa, questo potrebbe essere un detto che si addice perfettamente alla personalità di Elon Musk, patron e fondatore di Tesla, che ha sempre numerose idee in mente, spesso davvero rivoluzonarie. Fino ad ora la sua azienda è stata ai vertici nella produzione di auto elettriche, grazie a tecnologie davvero all’avanguardia, ma ora il modo di agire potrebbe essere destinato a cambiare in modo sensibile.

L’imprenditore sembrebbe infatti essere intenzionato a condividere il know how addirittura con la concorrenza. Un’ipotesi che fino a qualche tempo fa sembrava essere davvero utopistica. Ad alimentare questa idea è proprio un tweet dell’uomo: “Tesla è aperta ad offrire in licenza il suo software, il powertrain e le batterie. Stiamo solo cercando di accelerare l’impiego di energia sostenibile, non distruggere i concorrenti” – parole che non lascerebbero spazio a grandi interpretazioni.

Tesla, nuovo record di autonomia: 650 km con una carica (Foto: Getty)

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La nuova idea di Musk – Cosa può accadere in casa Tesla

Il progetto andrebbe comunque preso con le pinze, soprattutto in virtù del carattere particolare di Musk. L’imprenditore, infatti, già in passato aveva avuto un’idea simile, annunciata con grande entusiasmo, ma tutto si era poi arenato in tempi brevi dopo il riscontro praticamente nullo da parte dei concorrenti.

L’unica eccezione è avvenuta con la fornitura di motori destinata a due realtà importanti nel settore dei motori come Toyota e Mercedes. Come abbiamo ormai imparato a conoscerlo, Elon è però uno che non si arrende facilmente, sempre pronto a fissare nuovi traguardi ambiziosi e proprio questo modo di agire finora è stato determinante per il suo successo. Analizzando la situazione, infatti, lui si è convinto che i risultati di per sè positivi ottenuti avrebbero potuto esserlo ancora di più se si fosse riusciti a produrre celle di batterie a prezzo accessibile. Perché non provarci quindi concretamente? L’intenzione non manca e sono ora allo studio sinergie con realtà importanti come Panasonic, CATL e LGChem. Se tutto questo andasse davvero a buon fine, sul mercato potrebbero affacciarsi nuove realtà pronte a lanciare vetture con prezzi competitivi.

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Ilaria Macchi

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