MotorSport

Morto Tino Brambilla, ex pilota di Moto e F1: aveva 86 anni

Morto Tino Brambilla, ex pilota di Moto e F1: aveva 86 anni ed era stato uno degli eroi degli anni ’50 e ’60 passando dalle due alle quattro ruote

Morto Tino Brambilla, ex pilota di Moto e F1: aveva 86 anni (Foto: Facebook-Storia fotografica delle moto da corsa italiane)

Una brutta notizia per il mondo dei motori italiano è arrivata nelle ultime ore. E’ morto nella notte Ernesto “Tino” Brambilla, storico pilota di moto e auto a cavallo tra gli anni ’50 e ’60. Un periodo in cui i piloti erano dei veri eroi, in grado di sfidare la morte ad ogni gara, con un coraggio difficilmente paragonabile ai giorni nostri. Tino era il fratello di Vittorio, anch’egli pilota di Formula 1 e scomparso nel 2001 all’età di 63 anni. Una coppia dedita alla velocità, nati a Monza e divenuti due istituzioni proprio in Brianza.

Tino era il maggiore, tre anni più grande, pur se oscurato spesso dalle prestazioni del giovane fratello. Si è spento presso la sua abitazione lombarda, all’età di 86 anni. Era malato da tempo.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Ben Godfrey morto, incidente fatale per il pilota Superbike

Morto Tino Brambilla, ex pilota di Moto e F1: aveva 86 anni ed era il fratello di Vittorio

Morto Tino Brambilla, ex pilota di Moto e F1: aveva 86 anni (Foto: Facebook-Noi Che Amiamo I Motori)

Ernesto Brambilla aveva iniziato a correre sulle due ruote, partecipando per la prima volta nel 1953 ad una competizione ufficiale per moto. Si trattava di un campionato nazionale di categoria 125cc, a cui prese parte in sella ad una Rumi, conquistando quattro gare.

L’anno successivo passò alla MV Agusta vincendo il titolo italiano di terza categoria.

Con lo storico costruttore italiano Brambilla portò a casa due titoli italiani Juniores nella categoria 250cc, sul finire degli anni ’50. Poi il salto in 500 con la Bianchi bicilindrica e un altro titolo nel 1961. Una carriera in grande ascesa che si interruppe nel 1963 per il salto in Formula 1. Le auto erano l’altra grande passione di famiglia, e la voglia di competere ai massimi livelli troppo grande per rinunciare.

Già nel 1968 ottenne il primo risultato di rilievo, portando a casa il titolo italiano di Formula 3. Poi l’approdo in Ferrari in Formula 2, con un dignitosissimo terzo posto nel campionato europeo. Attirò l’attenzione di Enzo Ferrari che gli concesse la grande occasione di guidare una “Rossa” nel GP di Monza del 1969. Ma lui rifiutò, reputando la vettura non in grado di ottenere un risultato all’altezza. Troppo grande l’aspettativa di fare bene davanti al suo pubblico. Quella Brianza che lo ha sempre osannato e che oggi lo piange. Ciao Tino, saluta Vittorio…

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> John J. Mooney, morto a 90 anni l’inventore del catalizzatore per Auto

Angelo Papi

Recent Posts

Alfa Romeo, debutta il nuovo modello: l’annuncio fa esultare i tifosi

La nuova Alfa Romeo 33 Stradale si prepara a un debutto su strada di grande…

7 ore ago

I vetri oscurati dell’auto servono a riparare dal sole? Occorre fare chiarezza

Vetri oscurati al centro della questione: proteggono dal sole o meno?  Con il torrido caldo…

13 ore ago

Honda a lavoro per un nuovo sistema ibrido, arriverà nel 2027: come sarà

Il marchio giapponese Honda sta lavorando alacremente per lanciare sul mercato vari modelli di auto…

15 ore ago

Incidente con questo veicolo: non paghi tu, leggi bene le clausole

Il sogno di tutti gli automobilisti distratti! Se fai un incidente con questo veicolo, non…

17 ore ago

Alfa Sprint Veloce, concept da brivido: turbo, Q4 e design in fibra di carbonio

Con l’uscita di nuovi modelli, l'attenzione degli appassionati si rivolge anche alla possibilità di nuovi…

19 ore ago

Aria condizionata in auto, come evitare la multa e stare freschi: la Polizia non potrà dire niente

C'è una regola ben precisa da rispettare sull'uso dell'aria condizionata in auto. Ecco cosa evitare…

21 ore ago